Aggressione davanti tabaccheria a Marsala, 19enne a giudizio per tentato omicidio

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L’aggressione era stata davvero brutale e incomprensibile. Quella notte fra il 14 e 15 giugno scorsi un 34enne disabile venne picchiato a sangue davanti a un distributore self-service di tabacchi, in contrada Cuore di Gesù a Marsala. Le immagini di una telecamera di video-sorveglianza confermarono l’inaudita brutalità con la quale il povero marsalese venne pestato. A sette mesi dai fatti, la Procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio per tentato omicidio per uno degli autori del pestaggio, Vincenzo Pierro Li Vigni, giovane appena maggiorenne di Petrosino. Fu lui, assieme ad un altro ragazzo, a prendere a calci e pugni il 34enne disabile. Sul complice, anche lui immortalato dai sistemi di video-sorveglianza, sta procedendo separatamente il tribunale per i minorenni di Palermo. Le ipotesi di reato per le quali la procura di Marsala ha richiesto il rinvio a giudizio sono quelle di tentato omicidio e rapina in concorso con il minorenne e aggravati dai futili motivi e dall’aver agito con evidente crudeltà. Inoltre il petrosileno Pierro Li Vigni è accusato di evasione perché al momento dell’aggressione si trovava già sottoposto agli arresti domiciliari. Le indagini sono state svolte, su delega della Procura, dai carabinieri di Marsala che hanno individuato in tempi rapidi i due autori del pestaggio. L’aggressione, di una violenza impressionante e inaudita, e che venne interamente ripresa dalle telecamere, poteva portare a conseguenze ancor più gravi per la vittima, anche alla morte. Proprio per questo la procura della repubblica di Marsala contesta al diciannovenne il reato di tentato omicidio. Alla base dell’aggressione potrebbe esserci, secondo gli inquirenti, la volontà di rapinare il 34enne che era appena sceso dalla sua autovettura nei pressi della rivendita di tabacchi. In un attimo uno dei due aggressori aveva sfilato le chiavi dell’autovettura lasciate inserite dalla vittima che giustamente aveva chiesto spiegazioni. Per tutta risposta il disabile venne aggredito violentemente con calci e pugni.