Assalti ai bancomat con escavatori a Marsala e Trapani, altre cinque condanne con rito abbreviato

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Cinque assalti ai bancomat con colpi di piccone e con escavatori. Asportati via gli ATM di banche a Marsala, Trapani e in provincia di Catania. Tre le bande specializzate in azione e collegate tra di loro.  Cinque dei sedici imputati, componenti delle organizzazioni che avevano scelto il rito abbreviato, sono stati condannati dal tribunale di Marsala a complessivi 18 anni di carcere. Erano stati scoperti e arrestati nell’ambito dell’operazione ‘Jammer’ che a fine maggio del 2021 consentì di sgominare le bande specializzate nell’assalto ai bancomat di istituti di credito e uffici postali. Le postazioni venivano scardinate con escavatori rubati poco prima e poi portate via. Le tre bande operavano a Marsala, Trapani e nel catanese.

La sentenza è stata emessa dal gup di Marsala Annalisa Amato. Il pm Marina Filingeri aveva chiesto quasi trent’anni complessivi di reclusione. La pena più severa (sei anni di carcere) è stata inflitta ad Andrea Tropea, 33 anni, di Acireale. A cinque anni e mezzo è stato condannato Concetto Mannuccia, catanese trentasettenne. Pene inferiori per i catanesi Antonino Viglianisi e Valentino Longo, rispettivamente a due anni e mezzo ed a 20 mesi. Il marsalese di 29 anni, Fabrizio Stabile, è stato infine condannato a due anni e 4 mesi di carcere.

A fine novembre altri quattro imputati, componenti delle bande, avevano deciso di patteggiare dinanzi al  gup Riccardo Alcamo. Così sono stati inflitti 4 anni di reclusione ai trapanesi Antonino Anselmo, di 58 anni, e Massimiliano Gaspare Salafia, di 44, mentre 2 anni e mezzo per il cinquantacinquenne marsalese Isidoro Salvatore Rallo, in passato arrestato anche in operazioni di mafia, e un anno e mezzo al trapanese Francesco Mancuso,di 32 anni. Nella stessa udienza, per altri cinque imputati (Giuseppe Di Dio, Rosario e Pietro Maisano, Gaetano e Maria Barbera) è stata disposta la trasmissione degli atti al Tribunale di Trapani per competenza territoriale.

L’operazione ‘Jammer’, condotta dalla squadra mobile di Trapani aveva portato all’arresto di 14 persone (sette in carcere, gli altri ai domiciliari) e alla denuncia di altre 22, accusate a vario titolo di associazione per delinquere, danneggiamento aggravato, furto, simulazione di reato. Gli assalti ai bancomat, tre a Marsala (Banca Intesa, Banca Toniolo e una filiale delle Poste), uno a Trapani-Xitta al Credito Valtellinese e uno a Trecastagni nel catanese, erano stati eseguiti con lo stesso identico modus-operandi.