San Bartolomeo, ponte nuovo in acciaio. Servono dieci milioni. Ieri sopralluogo protezione civile

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come potrebbe essere nuovo ponte

Un ponte moderno, architettonicamente gradevole, realizzato in acciaio, con materiali di ultima generazione. Niente più tre luci ma una sola e lunga campata. Sarà questo, per linee generali, il nuovo ponte che sorgerà sul fiume San Bartolomeo e che sostituirà, lungo la statale 187, quello crollato il 10 dicembre scorso. La realizzazione dell’opera, che fra acquisto dei materiali e montaggio dovrebbe costare qualcosa come 10 milioni di euro, sarebbe poco difficoltosa da costruire e quindi avrebbe tempi di completamento tra i 7 e i 9 mesi. Il problema principale, oltre alla progettazione esecutiva e all’appalto, sta proprio nel reperimento delle somme. Potrebbero contribuire a recuperare i fondi per ripristinare un collegamento viario davvero vitale per l’economia del territorio,  la Regione, l’Anas, il ministero delle infrastrutture, la protezione civile.

Proprio ieri, due emissari del dipartimento nazionale della protezione civile, un ingegnere e un funzionario amministrativo, sono stati in visita nel trapanese per acquisire i rilievi sulle relazioni presentate dai comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi in merito ai danni provocati dal maltempo nel periodo compreso fra fine ottobre e fine novembre. Fiumi usciti dagli argini, produzione agricola devastata, frane e smottamenti di strade e anche di abitazioni, caduta di massi e di fango. I due funzionari, provenienti da Roma, si sono anche soffermati sui due versanti del ponte crollato anche se tale disastro non rientrasse nel periodo al centro del loro intervento. Nulla di strano che però, il loro parere, possa dare un input ai vertici della protezione civile per intervenire e soprattutto per reperire i fondi necessari a costruire il nuovo ponte.

Intanto l’impresa alcamese “Lavori e Costruzioni” sta procedendo nello spostamento dei grossi tetrapodi, operazione necessaria per avviare il cantiere e procedere alla demolizione. Sarà poi il genio militare, da solo o con imprese private, ad occuparsi della costruzione dell’attraversamento provvisorio. Intervento che dovrebbe essere completato entro fine giugno per evitare l’isolamento estivo della cittadina del Golfo e quindi gravissimi danni all’economia.