I resti rinvenuti in un dirupo di via Monte Ercta, a Palermo, sono quelli di Ruxandra Vesco, la ragazza di origini romene, adottata da una famiglia alcamese, che nell’ottobre del 2015 era scomparsa nel nulla non lasciando alcun indizio nella sua abitazione di via Scio. La morte, secondo l’esame del DNA effettuato dal Ris di Messina, risale proprio al periodo indicato dal reo-confesso, Damiano Torrente, pescatore dell’Acquasanta, attualmente in carcere al Pagliarelli. Sembrerebbe che gli inquirenti non abbiano dubbi sulla colpevolezza dell’uomo. I resti di Ruxandra Vesco sono stati infatti rinvenuti proprio nel luogo descritto da Torrente ai carabinieri e la morte risalirebbe al periodo indicato dallo stesso. La procura ha inviato l’avviso di conclusione indagini ad Alessandro Musso, avvocato di Torrente.
Il legale, però, intende tornare alla carica sulle condizioni mentali del suo assistito dopo che una prima perizia aveva dato esito sfavorevole ai dubbi sollevati dall’avvocato. Torrente, infatti, prima ha raccontato la vicenda ad un sacerdote durante una confessione, poi ha confermato tutto dinanzi ai carabinieri e quindi ha ritrattato. Anche i moventi indicati dal pescatore palermitano appaiono poco percorribili. Il timore che Ruxandra Vesco raccontasse alla moglie della sua relazione, l’uomo però era stato già lasciato dalla consorte, oppure un prestito non più restituito.
Sembrano anche poco credibili gli undici omicidi di cui si è accusato Torrente: una sorta di pericolosissimo killer sanguinario. Una vicenda misteriosa e losca che non può essere letta al di fuori dei precedenti della stessa vittima, truffatrice seriale le cui prede avevano anche aperto un’apposita pagina facebook intitolandola, ‘la truffatrice di Alcamo’. ll suo ‘cavallo di battaglia’ era quello di spillare denaro in cambio di allettanti promesse di posti di lavoro.
Poi anche l’uso fraudolento e illecito di carte di credito altrui, sottratte o prestate. E infine le relazioni amorose al fine di ottenere denaro. In merito a questo aspetto l’avvocato Musso ha portato avanti indagini di parte sulle frequentazioni della donna nel capoluogo isolano.