Alcamo: Chiesa San Francesco, tutto immutato

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Il consigliere comunale Ignazio Caldarella torna sulla questione delle incerte condizioni del Monastero delle Benedettine e la Chiesa San Francesco di Paola di Alcamo, beni architettonici di indiscusso valore.

La chiesa in particolare, progettata dall’architetto Giovan Biagio D’amico, custodisce al suo interno opere di straordinario importanza – del Serpotta, di Pietro Novelli, di Andrea Carrera – ma purtroppo i turisti si ritrovano oggi a fotografare i calcinacci e la rete di protezione e non già l’opera d’arte, un evidente danno all’immagine della città.

Il consigliere Caldarella, in una lettera inviata al prefetto di trapani, al sindaco e al presidente del consiglio comunale, fa presente che nonostante l’intervento del prefetto presso la Soprintendenza di Trapani, e la richiesta da parte del ministero dell’Interno, datata 20 dicembre 2011, alla stessa soprintendenza per la redazione di una perizia per l’esecuzione delle opere strettamente necessarie per la messa in sicurezza dell’edificio, “non si è pervenuti a nessun risultato”, senza contare, che “le condizioni dell’edificio potrebbero peggiorare e i crolli interessare anche la via Comm. Navarra, arteria più importante rispetto alla via G. Caruso, attualmente chiusa al traffico veicolare”.

“In due anni – sottolinea Caldarella – non si è neanche provveduto a rimuovere gli intonaci caduti, che creano disagi ai cittadini della zona per la creazione delle polveri sottili, dannose alla salute. A questo punto – prosegue il consigliere – mi chiedo se i crolli verificatisi siano veramente pericolosi per l’incolumità pubblica oppure se si tratta i semplici distacchi per cui basterebbe un intervento di rimozione dei calcinacci presenti in strada e un semplice ripristino degli intonaci della chiesa.

Caldarella conclude il documento con l’invito, diretto al prefetto, ad effettuare un sopralluogo per verificare di persona lo stato delle cose e per trovare una rapida ed indifferibile soluzione al problema segnalato, nella speranza – aggiunge sarcasticamente – che ciò non richieda altri due anni”.