Alcamo-Attività immobiliare, edilizia abitativa tra crisi e speranze di rilancio

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Nelle strade  del centro storico centinaia di cartelli con la scritta “vendesi” e qualche “affittasi”. Nelle periferie invece una certa vivacità costruttiva di nuovi immobili ma il rilancio dell’edilizia, secondo i tecnici, dipende dai nuovi strumenti urbanistici, leggasi Prg, per la cui definitiva approvazione forse passerà ancora qualche anno. Gli imprenditori sono alla disperata ricerca di aree anche perché la richiesta di nuovi appartamenti non è sfiorata ad Alcamo dalla crisi. Si evince anche dall’aumento di richiesta di mutui alle banche. Nella via Madonna del Riposo in un’area di oltre 2 mila e 500 metri quadrati, ex azienda di legnami,  sono iniziati i lavori per realizzare cinquanta appartamenti di 4 piani divisi in blocchi. Il prezzo si aggira sui mille e 300 euro a metro quadrato. A circa un chilometro di distanza, imboccando la provinciale che conduce a Camporeale e precisamente in contrada Maruggi, sono in costruzione 35 villette a schiera, realizzate grazie all’edilizia agevolata per un piano avviato oltre 10 anni fa.  Per altre villette tutto fermo. In questo caso si tratta di cooperative finanziate dalla Regione  per realizzare la prima casa al costo di poco più di 900 –  1.000 euro a metro quadrato.  In fase di ultimazione 16 appartamenti in via Del Carroccio, nell’ex sede dell’Alfa Romeno, per buona parte già venduti al prezzo che si aggira attorno a mille e 200 euro metro quadrato. “Nelle costruzioni in corso – dice Giuseppe Balì – titolare di una tra le più consolidate agenzie immobiliari – sono impegnate circa 400 persone. Più l’indotto. Ma siamo ben lontani dai numeri di qualche anno fa quando quasi duemila persone lavoravano nel settore edile legato a nuovi appartamenti. Oggi molti operai sono emigrati.  C’ è fame di nuove aree e il Comune potrebbe intervenire con varianti urbanistiche e quindi cambio di destinazione d’uso su quei terreni adatti per nuovi appartamenti o ville”. Ad aggravare la situazione le incertezze del Comune  sul Piano paesaggistico.  Ad Alcamo si attende il nuovo Piano regolatore, per la cui definitiva approvazione non è escluso che ancora passerà almeno un anno. Oggi i tecnici attendono dal Comune lo schema di massima per le valutazioni dei cittadini. Su questo argomento il gruppo consiliare di Abc ha già presentato quattro interrogazioni dove il Comune ha risposto che lo schema di massima sarà pronto al più presto.  Ma la mancanza di strumenti urbanistici aggiornati non scoraggia i piccoli imprenditori dove un gruppo a sud del viale Europa e nella zona di Sant’Anna sta realizzando villette a due livelli più scantinati e garage. Il costo varia dai 300 ai 400 mila euro. In vendita sette unità abitative, di cui tre nelle zona del Bottino, al prezzo di 400 mila euro a salire. E le richieste  di acquisto con trattative sono avviate. In fondo al corso dei Mille lotti a vendere (otto) per realizzare villette. La richiesta  di 100 mila euro a lotto per 600 metri quadrati. Dopo anni di letargo, polemiche, ricorsi al Tar al via le concessioni della cosiddetta fascia pedemontana di monte Bonifato mentre un‘area di circa 10 mila metri quadrati, ex cantina Saraceno, che si trova a pochi metri dl viale Europa, potrebbe essere destinata a nuove costruzioni. E ci sono imprenditori che ci  stanno facendo qualcosa in più di un pensierino. Ma  se le periferie sono animate da lavori, muore il centro storico. In poco meno di 200 metri nella trafficatissima via Vittorio Veneto ci sono 15 cartelli “vendesi”. Una decina di “affittasi”. Stessa cosa nella via Diaz, Dante. Ma è in tutto il centro storico lo stillicidio dei “vendesi”. Alcuni cartelli sono affissi da anni. Nessuno cerca più case a pianterreno di poche stanze o immobili di tre piani con un servizio a piano. Troppo scomode anche perché con l’avanzare dell’età salire le scale diventa stancante. E poi in strade come la via Vittorio Veneto si parcheggia a sinistra e diventa un’impresa potere trovare un parcheggio, scendere un pacco dalle auto da lasciare che bisogna fermare in mezzo alla strada bloccando il traffico. Quindi la grande fuga e la disperata ricerca di un compratore continua. Decine di case in centro sono affittate a romeni o extracomunitari . E poi per ristrutturare antichi palazzi  bisogna scucire qualche centinaio di migliaia di euro che si aggiunge ai costi per l’acquisto. E per il centro storico è in pubblicazione all’albo pretorio lo studio di dettaglio, fatto dal Comune di Alcamo, per eventuali interventi e quindi invogliare i cittadini ad investire.  E nel centro storico crollano i costi: circa 300 euro a metro quadrato se l’immobile è da rifare. Da 500 a 600 euro a metro quadrato, il prezzo di vendita, se l’immobile ha solo bisogno di ordinaria manutenzione. Intanto gà qualche alcamese ha ristrutturato la propria casa nel centro storico grazie ai mutui a tasso zero erogati dalla Regione. E’ accaduto di recente per i lavori in via Francesco Crispi di un antico palazzo di 250 metri quadrati o per gli interventi al prospetto di un immobile nella via Barone di San Giuseppe. La conformazione urbanistica del centro storico, strade strette e veri labirinti  scoraggiano tantissimi alcamesi a fare investimenti per le unità abitative.