150 anni di Pia Opera Pastore ad Alcamo, la pandemia fa dimenticare la ricorrenza

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La pandemia ha annullato, lo scorso anno e anche in questi primi mesi del 2021, diverse tradizioni, anche quelle pluri-secolari. Fra le ricorrenze saltate anche quella di un’istituzione che ha rappresentato una pagina importantissima della storia di Alcamo. Nel 2020, infatti, la Pia Opera Pastore ha compiuto 150 anni.

Il primo centenario della fondazione dell’opera pia Barone Felice Pastore e della venuta in Alcamo, così si legge negli inviti dell’epoca, delle figlie della Carità, venne celebrato nel 1970.  Cento anni prima furono le Suore Vincenziane, dette anche Figlie della Carità, a cominciare le attività. Un anno dopo fondarono l’Associazione Figlie di Maria, subito approvata dal Superiore Generale, che continuò la sua opera fino al 2000.

Sempre nella stessa struttura, nel luglio del 1900, venne fondata l’Associazione delle Dame di Carità da suor Margherita Castets, Madre Superiora dell’epoca: era formata dalle donne che si volevano dedicare al sollievo degli ammalati, degli emarginati e dei poveri. Lo scopo principale era quello di promuovere attività spirituali e caritatevoli, procurando cibo, vestiti e denaro a chi ne aveva bisogno.

L’Associazione aiutò le famiglie dei soldati durante la prima guerra mondiale, e dopo Caporetto, diede sostegno e viveri ai profughi venuti ad Alcamo. Altre attività notevoli fra il 1929 e il 1939 (per le malattie endemiche) e poi per i soldati accampati ad Alcamo durante la seconda guerra mondiale. Un’attività fiorente e costante, quella della Pia Opera Pastore di Alcamo che, nel 1924 vide anche la nascita dell’Associazione Damine della Carità: ne facevano parte ragazze dai 16 ai 18 anni d’età, che indossavano una gonna azzurra, con una camicetta bianca e delle scarpe nere. Lo scopo delle associate era di fare delle visite periodiche ai poveri e ai carcerati, curare gli ammalati e procurare dei vestiti per i bisognosi.

Durante la seconda guerra mondiale visitavano i soldati ricoverati presso gli ospedali, aiutandoli. In quel terribile periodo di guerra la Pia Opera era un vero asilo di beneficenza: giornalmente veniva fornito un pasto caldo a più di 1000 persone, e una refezione scolastica per oltre 100 bambini. Lo scorso anno, nel 2020, in piena pandemia, la Pia Opera Pastore di Alcamo, gestita da anni da una IPAB, ha compiuto 150 anni senza alcun festeggiamento e senza momenti di ricordo.