Intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano nella riserva dello Zingaro in sinergia con l’Aeronautica Militare, il terzo dopo la fine del lockdown, per soccorrere una turista campana di 56 anni colta da malore, presumibilmente fibrillazione atriale, a cala della Disa. L’allarme era stato lanciato poco prima delle 15 dal marito della donna, medico, che aveva chiamato il 118 sottolineando la gravità della situazione. La centrale del 118 ha chiesto l’intervento del Soccorso Alpino che, per ridurre al minimo i tempi di intervento e i rischi, ha attivato l’Aeonautica Militare con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione. Mentre due tecnici di elisoccorso del Sass si dirigevano in auto verso Castellammare del Golfo, dall’aeroporto di Trapani Birgi decollava un elicottero HH 139A dell’82° centro Csar che li prelevava al campo sportivo per sbarcarli pochi minuti dopo nella caletta dello Zingaro insieme ad uno speciliasta dell’Aeronautica. Qui i tecnici hanno caricato la donna in barella per imbarcarla col verricello sull’elicottero che alle 16,45 è atterrato nuovamente al campo sportivo dove ad attendere la donna c’era un’autoambulanza del 118. Sul posto anche i carabinieri. L’ultimo intervento allo Zingaro risaliva al 23 luglio, questa volta per una turista udinese di 61 anni colta da malore a cala dell’Uzzo, sul versante di San Vito Lo Capo (Trapani), con il coinvolgimento di una squadra appiedata del Sass. Il 19 luglio il Soccorso Alpino era intervenuto a cala Beretta, lato Scopello, in sinergia con l’Aeronautica militare, il 118 e i carabinieri, per soccorrere una turista calabrese di 57 anni che si era procurata una sospetta frattura della caviglia sinistra. Lo scorso anno il Sass aveva portato a termine nove interventi in virtù della convenzione stipulata nel 2016 fa con 118, Vigili del fuoco, Capitaneria di Porto e Riserva, alcuni dei quali in sinergia con l’Aeronautica Militare.