Violenze sessuali alla nipotina, Cassazione conferma condanna del nonno

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GIBELLINA – Il nonno-orco dovrà scontare la pena. La Cassazione ha infatti confermato la condanna a sette anni e mezzo di carcere inflitta prima dal Tribunale di Sciacca e poi dalla Corte d’appello di Palermo ai danni di un ottantatreenne di Gibellina, accusato, processato e condannato per violenza sessuale alla nipotina che, all’epoca dei fatti, nel luglio 2018, aveva soltanto sette anni. L’anziano è il nonno materno della vittima. Nel processo, poi, la bambina è stata in grado di confermare l’accusa. La figlia e il genero dell’imputato si sono costituiti parte civile e a rappresentarli è stata l’avvocato Calogera Falco. Le violenze sessuali ai danni della bimba sarebbero avvenute nell’abitazione dell’anziano, nella cittadina di Gibellina. Secondo l’accusa il nonno avrebbe inserito le mani nei pantaloni della bambina toccandole il fondo-schiena.

Il processo di primo grado, celebrato al Tribunale di Sciacca, fece seguito alle indagini svolte dai carabinieri di Gibellina e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca Roberta Griffo. Secondo la procura l’anziano, con gesti repentini, tali da non consentire alla persona offesa di sottrarsi, l’avrebbe costretta a subire questi atti sessuali, a luglio del 2018, in almeno due occasioni. Il collegio del Tribunale di Sciacca era composto dal presidente, Antonio Tricoli, ed a latere i giudici Francesca Cerrone e Paolo Bono. Per il risarcimento alla parte civile costituita il tribunale si è rimesso al giudice civile, stabilendo una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 10.000 euro. Adesso dalla cassazione è arrivata la condanna definitiva. Il nono-orco dovrà pagare con sette anni e mezzo di reclusione.