Violenta rapina al Credem di Terrasini del 4 aprile, Polizia arresta cinque persone

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Cinque arresti della polizia per la cruenta rapina del 4 aprile scorso ai danni dell’agenzai di Terrasini della banca Credem.  Clienti e impiegati tenuti sotto sequestro per circa tre quarti d’ora e un bottino di ben 84.000 euro. Adesso sono finiti in carcere cinque persone, di età compresa tra i 43 e i 67 anni, specializzati nelle rapine in banca “in trasferta”. Nella mattinata del 4 aprile scorso un commando di tre uomini fece irruzione nell’istituto di credito che ha sede a Terrasini, in pieno centro. I rapinatori, travisati da cappellini e mascherine anticovid,  hanno atteso l’apertura temporizzata del caveau, per un tempo di circa 40 minuti. Nel frattempo, sotto minaccia, hanno costretto uno dei cassieri ad effettuare 10 prelievi da 2000 euro “cash in” dalle casse della banca. Prima di andar via, hanno poi legato gli impiegati e i clienti con delle fascette e si sono dileguati. Le indagini della polizia hanno consentito di identificare non solo i tre soggetti che materialmente hanno fatto accesso in banca ma anche altri due indagati che hanno avuto comunque un ruolo attivo nella commissione del delitto.

Uno dei 5 fermati era già sottoposto alla pena alternativa della semilibertà, con onere di svolgere attività di volontariato presso un’associazione cittadina: circostanza che ha anche sfruttato per crearsi un alibi il pomeriggio subito dopo la rapina, in quanto si è recato presso la struttura, indossando però lo stesso abbigliamento utilizzato per commettere il reato. Un altro degli arrestati, invece, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno per mafia, nell’occasione ha pure violato le prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione in quanto – ovviamente – non aveva alcuna autorizzazione per recarsi fuori dal comune di Palermo. Per i due è quindi scattata l’aggravante generata dal loro precedente status, mentre a 4 dei 5 fermati è stata anche contestata la recidiva.

Dalle attività d’intercettazione è emerso pure che gli arrestati si vantavano delle loro abilità e dei commenti “positivi” ricevuti in coda ad un articolo di stampa riferito proprio alla rapina in questione. Tale circostanza ha consentito, peraltro, di fissare dei punti temporali importanti in ordine alle responsabilità penali contestate ai cinque per la rapina al Credem di Terrasini. Infine la polizia ha accertato che la banda avesse già in cantiere di recarsi fuori sede e in particolare in alcune città del centro-nord Italia per perpetrare altre rapine.