Anche i cani-poliziotto stanno perlustrando, palmo a palmo, la Aachener Strasse, la zona di Colonia dove nella notte fra sabato e domenica è stato ucciso Giuseppe Oliva, ragazzo castellammarese ventiseienne che però ha vissuto diversi anni ad Alcamo. Si punta a ritrovare, anche fra i cespugli del parco che sorge di fronte allo stagno di Aquisgrana, l’arma che ha ucciso, dissanguandolo, il giovane siciliano. Giuseppe, secondo anche l’autopsia, avrebbe ricevuto una sola pugnalata, probabilmente al torace, a pochi metri da una concessionaria di auto.
Mentre gli investigatori ispezionano l’area verde di fronte allo stagno di Aquisgrana, i passanti continuano a fermarsi sul luogo del delitto, depositano fiori in memoria del povero ragazzo. Qualcuno ha anche acceso delle candele. Si ferma anche una giovane madre che al giornale Express dichiara: “Vivo proprio dietro l’angolo, lo conoscevo di vista. Terribile, spero che prendano il colpevole. Sono già preoccupata per mio figlio di 13 anni che spesso viene qui. ”
Giuseppe Oliva lavorava come cameriere in un noto ristorante di Colonia, che sorge a soli 200 metri da dove è stato ucciso. Viveva in Germania da alcuni anni, da solo e senza familiari, da quando aveva deciso di lasciare Alcamo e cambiare aria. Poi, la mattina di domenica, alle 3.45 circa, la coltellata letale. La polizia tedesca, oltre all’arma, cerca ancora di trovare il movente del delitto. Tre le piste che si seguono: il coinvolgimento in affari di droga o in conoscenze sbagliate, un attacco accidentale forse per una rapina, la strada passionale che porta al dramma di gelosia per una donna. Di certo ad ucciderlo è stato un solo fendente che ha ucciso Giuseppe Oliva per la cospicua perdita di sangue.
Gli investigatori tedeschi speravano che il crimine potesse essere stato filmato ma queste speranze hanno subito una battuta d’arresto. Le videocamere a disposizione della concessionaria di autovetture in quel momento non erano in funzione. Stessa cosa per quelle di un pub vicino.
