Ucciso a bastonate a Custonaci

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    Sarebbe il pregiudicato Giuseppe Cataldo, 42 anni, di Custonaci, l’assassino di Vincenzo Mangiapane, 49 anni, anche lui residente a Custonaci e con precedenti penali.

    I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Alcamo e quelli della stazione Carabinieri di Custonaci lo hanno arrestato in flagranza del reato di “omicidio preterintenzionale aggravato”.

    Questa la dinamica dei fatti secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti: durante la notte appena trascorsa i due si sarebbero reciprocamente scambiati offese, ingiurie, provocazioni e minacce dai balconi delle rispettive abitazioni, per futili motivi, verosimilmente di vicinato, o forse per vecchi rancori, allo stato ancora al vaglio degli investigatori.

    La lite a distanza, durata circa due ore, è culminata con un incontro faccia a faccia nel parcheggio antistante la palazzina popolare dove i due vivevano.

    Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, Vincenzo Mangiapane, in evidente stato di ubriachezza, si sarebbe avvicinato a Cataldo e, dopo avergli dato le spalle, sarebbe stato raggiunto da una serie di colpi inferti con un grosso bastone.

    L’aggressione sarebbe terminata solo dopo una lunga serie di violente bastonate, continuate anche dopo che Mangiapane era caduto a terra.

    Il tutto è durato pochi minuti ma, alla luce delle dichiarazioni dei testimoni, la violenza con cui Cataldo si sarebbe accanito sulla vittima, è stata tale da procurare all’uomo serie lesioni.

    I vicini di casa affacciati al balcone, resisi conto della gravità di quanto stava avvenendo sotto i loro occhi, hanno iniziato a gridare ed inveire contro l’aggressore al fine di farlo desistere.

    Una vicina di casa che ha assistito alla scena, ha quindi chiamato i Carabinieri della locale stazione e l’ambulanza del 118.

    Mangiapane, intanto, era riuscito a raggiungere la propria abitazione, al primo piano dell’immobile di via Scurati, dove, appena varcata la soglia, è stramazzato al suolo.

    Giunti sul posto, i militari hanno cercato di ricostruire quella che, a prima vista sembrava essere una lite degenerata in aggressione e, per tale motivo, hanno condotto in caserma i testimoni e l’autore del fatto, per sentire le varie versioni.

    Giunto presso l’ospedale di Trapani, Mangiapane  è stato sottoposto alle cure del caso ma, mentre era in attesa di essere sottoposto ad una ecografia addominale, ha perso i sensi e, nel giro di pochi minuti è deceduto. I sanitari ritengono che il decesso, verosimilmente, sia avvenuto per emorragia interna causata dalle percosse.

     

    Sono intervenuti, quindi anche i militari della Compagnia di Alcamo che hanno effettuato i rilievi tecnici e sequestrato quanto ritenuto utile alle indagini.

    Nel frattempo, giungeva sul posto il P.M. di turno, Antonio Sgarrella, al fine di coordinare gli investigatori, e cercare di fare luce sull’episodio.

    All’alba di oggi, dopo aver sentito tutti i vicini di casa di vittima e aggressore, i militari dell’Arma hanno dichiarato in arresto Giuseppe Cataldo e lo hanno accompagnato presso la casa circondariale di Trapani, a disposizione dell’A.G.