Torna a tremare la terra nella valle del Belice. Una scossa di magnitudo 2 è stata registrata questa notte con epicentro localizzato tra le province di Trapani ed Agrigento. A risentire della scossa maggiormente il territorio di Partanna e l’hinterland, anche se in pochi hanno avvertito il tremore. Il sisma, infatti, è stato di lieve entità ed ha avuto un ipocentro di 30.8 chilometri. Non si sono fortunatamente registrati danni a persone o cose. Il trapanese già nell’estate appena trascorsa era stata interessata da un’altra scossa, in quel caso di una certa entità, di magnitudo 3,8 vicino alle coste a nord ovest. Una scossa avvertita in maniera distinta dalla popolazione che anche in questo caso non ha causato danni a cose o a persone. L’ultimo evento sismico che era stato avvertito nella provincia trapanese porta la data quasi esatta di un anno fa. Esattamente il 12 luglio del 2012 quando fu avvertita una scossa in serata nella Valle Belice, zona che comprende gran parte della provincia di Trapani. Un evento che allora fu avvertito da alcuni abitanti dei paesi di Gibellina, Partanna, Salemi, Santa Ninfa, Vita, Campobello di Mazara, Castelvetrano e Salaparuta. Il sisma fu rilevato ad una profondità di appena 10 chilometri, pertanto l’evento è stato avvertito dalla popolazione, specialmente ai piani più alti. Un caso che allora suscitò non poca paura dal momento che proprio il Belice fu la zona che venne colpita da un sisma devastante in quel funesto e famoso 1968, nella notte tra il 14 e 15 gennaio, quando si registrò il magnitudo momento 6,1. Tra i 14 centri colpiti dal sisma vi furono paesi che rimasero completamente distrutti: Gibellina, Poggioreale e Salaparuta nel trapanese, solo per citarne alcuni. Le vittime furono 370, un migliaio i feriti e circa 70 mila i senzatetto. Si ricordano gli altri paesi e cittadine che hanno subito danni ingenti: Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Salemi, Vita ed anche Calatafimi. Questo episodio per qualche istante è tornato nella mente di chi ha vissuto quelle terribili ore, per fortuna quella dell’alba di oggi è stata solo una scossa di terremoto lieve durata solo qualche istante. Da considerare che la gran parte della provincia di Trapani è classificata dalla protezione civile siciliana come area sismica a rischio elevato, classificata con il numero 2 nell’apposita graduatoria. Ovviamente la zona del belice, per la sua storia, è indicata nella speciale cartina geografica con l’evidenziatore rosso. Qui vi sono paesi e città che hanno un grosso numero di strutture di «rilevanza strategica»: scuole, ospedali, caserme centri di protezione civile. Dal rischio terremoti in Sicilia si salvano solo poche realtà: nella provincia di Trapani figura soltanto Pantelleria, per il resto tutti gli altri 23 Comuni sono costantemente monitorati e sono potenzialmente aree soggette a eventi sismici rilevanti.