Partinico: antenne telefonia, è guerra

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Nel 2011 uno sforamento dei limiti di irradiazione dei campi elettromagnetici. Lo ha rilevato l’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, in due distinti punti attorno alla via Guido Reni. Colpa della presenza di ripetitori per la telefonia mobile evidentemente concentrati in misura elevata attorno a questa vasta area periferica della città, tra le più popolate per insediamenti abitativi e tra le più trafficate essendo snodo di collegamento con il vicino paese di Borgetto e con la statale che imbocca le più disparate destinazioni a cavallo tra le province di Trapani e Palermo. Solo oggi si viene a sapere che proprio in questa zona si è verificata un’esposizione all’elettrosmog eccessiva. A renderlo noto i consiglieri comunali Gianluca Ricupati e Valentina Speciale i quali quasi per caso si sono resi conto di questo sforamento. “Sfogliando i documenti siamo venuti in possesso proprio di una nota dell’Arpa – scrivono Ricupati e Speciale – che, nell’autorizzare l’impianto di telefonia mobile posto di fronte lo stadio comunale in viale Aldo Moro, nelle vicinanze alla vie Reni, evidenziava che in alcuni punti del paese si erano già registrati valori superiori al livello di attenzione e che sarebbe stato dunque necessario verificare i livelli di campo elettromagnetico. Come pensavamo, nessuno si era preoccupato di chiedere all’Arpa i dati, sempre che esistano”. Gli uffici comunali preposti sottolineano che, in seguito alle sollecitazioni, hanno provveduto a richiedere all’Arpa “copia delle misurazioni effettuata dalla stazione radio base di viale Aldo Moro”. Proprio in viale Aldo Moro da anni si verificano continue tensione tra le centinaia di residenti del quartiere per i lavori che hanno riguardato l’ulteriore potenziamento della stazione radio base già montata da tempo sul tetto di un edificio. Il Comune addirittura bloccò questi lavori ad un certo punto, dopo le tantissime sollecitazioni e le proteste. In questi anni i ripetitori si sono moltiplicati a vista d’occhio in città. L’ultimo è stato installato in viale dei Platani, e poi ancora nei pressi del cimitero, in via San Giovanni Bosco ed in altre arterie del centro urbano e della periferia. Da tempo a Partinico si parla di preoccupazioni legate all’eccessiva presenza di stazioni radio base. Molte proteste suscitò l’installazione di un’antenna nella zona del cimitero lo scorso anno. Al riguardo fece un’aspra battaglia Rifondazione comunista che parlò di provvedimento del Comune illegittimo in quanto nelle zone cimiteriali esiste il divieto assoluto di inedificabilità. Motivo per cui per la falce e martello non si sarebbe mai potuto emettere l’ok all’installazione del traliccio.