Trapani: centrosinistra, è guerra interna

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In provincia di Trapani sale l’asticella della tensione politica con le elezioni politiche oramai alle porte. Segnali di subbuglio si registrano all’interno del centrosinistra dove emergono divisioni e spaccature che ad oggi non sembrano facilmente appianabili. Si evince con chiarezza nel documento del cosiddetto “popolo dei referendum”, costituito da tutti quei movimenti e quei forum che si sono costituiti negli anni e che hanno come quadro di riferimento il centrosinistra. In una lettera aperta, firmata da 28 aderenti a questo movimento civico di centrosinistra, non vengono risparmiate critiche nei confronti dei vertici dei partiti che si rifanno al centrosinistra per le modalità di gestione dei partiti che hanno portato ad un evidente indebolimento della coalizione: “Il risultato ottenuto dalla coalizione di centrosinistra nella provincia di Trapani racconta – si legge – anni di isolamento voluto e di distanza dal territorio, di assenza sui temi. Ci sono città da amministrare che hanno bisogno di risposte dopo anni di silenzi della politica che ha utilizzato voti e persone per il posizionamento di carriere che si sono diffuse come metastasi nel corpo di un territorio che ha subito, in questi anni, uno sfruttamento indiscriminato di risorse umane e ambientali. Questo processo non può e non deve essere avviato dalla stessa classe dirigente che ha gestito in maniera autoreferenziale quei luoghi che, come abbiamo già detto, dovrebbero essere pronti ad accogliere e invece respingono energie e proposte”. Chiara quindi l’intenzione di esprimere dissenso nei confronti dei partiti di riferimento del centrosinistra. Tra i firmatari vi sono diversi esponenti di Trapani, tra cui l’ex candidato sindaco Sabrina Rocca,ì e il segretario della Cgil Saverio Piccione, di Marsala dove figura il consigliere provinciale Anna Maria Angileri in rotta da tempo con il Pd, e poi ancora uomini politici di Paceco, Favignana e Pantelleria, ed infine anche un esponente alcamese, Piero Bongiono del Partito Democratico, l’ex segretario provinciale della defunta Margherita. Nel documento si esprime con tutta evidenza l’intenzione di avviare una seria politica alternativa, quindi si profila un durissimo braccio di ferro o, peggio ancora, una scissione della sinistra: “E’ tempo di opporre l’impegno – continua il documento – di chi crede necessaria una nuova fase: la costruzione di un indispensabile “lavoro di squadra” che, partendo dalle idee, affronti le domande di una provincia che ha bisogno di immaginare un’altra politica.

Per tutto questo i sottoscritti propongono, a partire dai Comuni dove si terranno elezioni amministrative, che siano indetti subito comizi pubblici del centrosinistra, luoghi di discussione aperti ai militanti, ai simpatizzanti e agli elettori tutti, luoghi dove si possano costruire programmi e candidati per le prossime elezioni amministrative e, in presenza di più candidati, utilizzando le primarie”.

Nella foto Sabrina Rocca