Tragedia di Birgi. ‘Segreto di Stato’ ma Aeronautica smentisce Procura. Negati atti alla famiglia di Altruda

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Due settori della stessa nazione che forse non si parlano tra di loro o che comunque dicono cose opposte. Il tutto creando maggiore amarezza ai familiari di Fabio Altruda, il pilota morto il 13 dicembre scorso, a bordo del suo caccia, mentre stava per rientrare alla base di Birgi.

Da un lato l’Aeronautica Militare che, con una nota pubblicata sull’agenzia di stampa ANSA, smentisce l’apposizione del segreto di stato sul tragico incidente, dall’altro la procura della Repubblica di Trapani che ha negato l’accesso e l’estrazione di copia degli atti, richiesti dal legale della famiglia Altruda, l’avvocato Fabio Sammartano, proprio perché si tratta di inchiesta sottoposta a segreto istruttorio in base all’articolo 328 del codice di procedura penale e alla legge 124 del 2007.

“Si tratta della seconda singolare smentita – dice l’avvocato trapanese – dopo quella sull’impiego  operativo della pattuglia aeronautica sconfessata dalle fonti a nostra disposizione ma soprattutto dal rinvenimento e dalla distruzione di ordigni esplosivi all’interno del cratere provocato dall’impatto del caccia Eurofighter sul suolo”. Insomma sulla tragedia di Birgi del 13 dicembre scorso e la morte del capitano Fabio Altruda. Lo dicono le carte dell’autorità giudiziaria in risposta alla richiesta di accesso agli atti inoltrata dal legale della famiglia campana della vittima.

Già nel gennaio scorso  il padre Fernando e la madre Marilena, assistiti sempre dall’avvocato Sammartano, avevano presentato un esposto in cui  ritenevano che «la causa dell’incidente sia da imputare ad una importante avaria del velivolo dovuta a omessa o cattiva manutenzione». La famiglia Altruda, nel ribadire che il capitano fosse in missione operativa finalizzata a scortare un aereo americano, affermava anche nel l’esposto che l’aereo fosse “equipaggiato con armamenti». Chiesto pure che le informazioni contenute nella ‘scatola nera’ non venissero raccolte ed elaborate dall’amministrazione militare. Alla procura di Trapani sono ancora aperte le indagini per omicidio e disastro colposo.