Ha avuto inizio con l’aggressione a un disabile 32enne davanti a un distributore automatico di sigarette, poi una rissa in piazza Matteotti tra giovani africani. La violenza continua con l’aggressione alla titolare di un chiosco in piazza della Repubblica per aver cercato di sedare gli animi di extracomunitari agitati. Tutto questo è accaduto a Marsala nel giro di due settimane, episodi di violenza che hanno fatto puntare i riflettori sull’assenza di sicurezza nelle strade della cittadina.
Ciò ha portato il sindaco, Massimo Grillo, a convocare un’assemblea aperta a tutti i cittadini per dichiarare che “i marsalesi meritano di poter vivere la città con serenità”. Il primo cittadino ha anche contattato la proprietaria del chiosco aggredita venerdì sera per farle sentire la sua vicinanza e quella di tutta la città. “I ripetuti atti di violenza che si stanno registrando in queste settimane nella nostra città ci preoccupano seriamente”, ha ammesso Grillo, il primo cittadino ha sottolineato che “la sicurezza è stata sempre una delle priorità dell’amministrazione e, ognuno per le proprie competenze, dobbiamo fare sempre di più e meglio”. Giovedì prossimo, nel corso di un’assemblea aperta alla cittadinanza, il sindaco renderà pubbliche una serie di iniziative per contrastare le aggressioni.
Tuttavia, in tema di sicurezza i cittadini criticano l’operato del comune e tra chi protesta c’è anche Jessica Namio, sorella della donna picchiata lo scorso venerdì. Insieme a lei altri concittadini chiedono che l’amministrazione intervenga anche con l’installazione di telecamere nei luoghi più frequentati dalla movida sempre più selvaggia. Questo un tema sollevato da forze politiche come ‘ProgettiAmo Marsala’, che chiede interventi per garantire la sicurezza, ogni giorno sempre più a rischio e fuori controllo. Intanto è giallo per la ragazza di circa 20anni trovata ieri mattina in stato confusionale nell’area di sosta in prossimità della SS188, poco distante dall’ospedale. La giovane era stata trovata da quattro giovani di Salemi, che l’hanno notata e quindi chiamato il 118 e le forze dell’ordine.
