Strade invase da cartacce. Volantinaggio selvaggio, una vera piaga per Alcamo

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Volantini pubblicitari e dépliant sparpagliati dappertutto per le vie del centro abitato di Alcamo. Carta dappertutto: in mezzo alla strada, davanti le porte delle abitazioni, nelle cassette della posta, sulle maniglie dei portoni e sulle finestre ai piani terra. Un vero “tappeto” di cartaccia che inonda quasi sempre il centro storico alcamese. A nulla sono servite le varie ordinanze sottoscritte nel tempo: il fenomeno del volantinaggio selvaggio è anzi, purtroppo, cresciuto. I volantini, oltre a rendere indecorosa l’intera cittadina alcamese invadono tombini e caditoie, pregiudicandone il  funzionamento. “Basta volantinaggio selvaggio”.

Lo chiesero ben sei anni fa numerose associazioni, che aderirono all’iniziativa di Salvatore Cusumano, convinto ambientalista ex vice sindaco della giunta Bonventre, che varò provvedimenti alquanto restrittivi stabilendo soltanto alcuni giorni in cui poteva essere distribuita la pubblicità cartacea. C’è anche il problema dello smaltimento: chi mette i dépliant tra i rifiuti da smaltire ma c’è anche chi, indispettito e poco civilmente, con una pedata scarica i volantini lungo marciapiedi e cunette. La rimozione poi non avviene con la dovuta tempestività e come succede, per esempio in alcuni tratti del centro storico, sulle cunette si accumulano montagne di cartacce che si miscelano con altri rifiuti. Più volte sono stati sollecitati controlli su un problema che apparirebbe di facile soluzione. Cartacce che si accumulano sotto i marciapiedi e che raramente vengono rimossi.