Storia di Denise diventa una ‘docu-serie’. Film nato per aiutare la famiglia

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La storia di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo, mentre giocava in via La Bruna, il primo settembre del 2004, arriva in tv tramite una docu-serie che andrà in onda nel mese di marzo, dapprima in streaming su Discovery+ e poi, in prima serata, sul canale Nove. Ad annunciarlo è stata la stessa Piera Maggio, madre di Denise, con un post su Facebook: “Questa docu-serie è stata creata apposta per noi, con lo scopo di raggiungere più Paesi per la ricerca di Denise. La nostra forte speranza è che le puntate possano essere viste ovunque, per fare in modo che qualche ragazza possa riconoscersi in lei”.

Quattro puntate prodotte dalla ‘Palomar DOC’ per ripercorrere il mistero irrisolto fin dal primo urlo della nonna di Denise quando si accorse che la nipotina, che giocava davanti casa, non c’era più, poco prima di mezzogiorno di quell’uno settembre 2004. La regia della docu-serie è stata affidata a Vittorio Moroni, 51 anni, già Nastro d’argento nel 2006 al David di Donatello come miglior regista esordiente. La storia della scomparsa di Denise Pipitone ha avuto, lo scorso anno, un’incredibile impennata di spettacolarizzazione mediatica, infarcita anche di fake news e false testimonianze.  Un ritorno di interesse verso una misteriosa storia, quella del rapimento senza ritorno della piccola Denise Pipitone, scomparsa quando non ancora aveva quattro anni, figlia di Piera Maggio e di Piero Pulizzi.

La docu-serie potrebbe servire a fare un po’ di chiarezza su di un intreccio mediatico-giudiziario che ha creato anche danni. L’archiviazione dell’ultima inchiesta della procura di Marsala, arrivata alla vigilia di Natale e che aveva Anna Corona come principale “indagata” con la figlia Jessica già assolta tre gradi di giudizio, parla infatti di “condizionamento e inquinamento probatorio che può derivare ed è derivato dalla trattazione mediatica del caso di cronaca e dei suoi risvolti giudiziari”.