Sport e inclusione. Marsala risponde bene, Alcamo incappa in una ‘non bella’ figura

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A Marsala, qualche giorno fa, la maratona solidale che ha visto in gara tanti ospiti dei centri di accoglienza per migranti. Ieri, ad Alcamo, in occasione della giornata internazionale del rifugiato, una partita di calcio sempre tra giovani dei centri e giocatori locali. Due iniziative simili organizzate dalla cooperativa Badia Grande ma con risultati opposti. A Marsala tanti podisti delle società sportive e amatori si sono miscelati con i giovani extracomunitari per una gara in cui solidarietà e inclusione hanno davvero primeggiato. Presenti e soddisfatti, in partenza e all’arrivo, il sindaco Massimo Grillo, il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano e altri rappresentanti del comune.

Alcamo invece non ha risposto nonostante la cittadina di Ciullo da sempre ha palesato grandi capacità umanitarie e inclusive. I dirigenti della Badia Grande e una trentina di calciatori dei centri SAI non hanno trovato nemmeno l’FC Alcamo, la squadra di prima categoria che avrebbe dovuto fare da sparring-partner in questa giornata dedicata al rifugiato. Impegni di lavoro dei calciatori, per carità tutti dilettanti, ma forse la situazione poteva essere comunicata per tempo per evitare una figura non certo bellissima. La società calcistica bianconera ha comunque portato le divise ufficiali e così i giovani immigrati hanno giocato tra di loro.

In rappresentanza dell’amministrazione comunale è poi arrivato l’assessore allo sport Gaspare Benenati che ha esternato una certa sorpresa per quanto accaduto e poi si è soffermato con i ragazzi per premiarli e per tagliare la torta realizzata per l’occasione. Ci sarebbe da capire perché Marsala ha risposto bene mentre Alcamo è rimasta quasi indifferente a questa bella iniziativa. Dove è finito lo spirito sociale, umanitario, culturale, associazionistico, inclusivo che fino a qualche tempo fa animava la cittadina? Chissà. Forse tutto si sta narcotizzando per lasciare spazio all’indifferenza.