Spaccio di droga ad Alcamo, scatta un arresto della polizia

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Avrebbe trasformato la sua abitazione che si trova nella zona dell’ospedale di Alcamo in un supermercato. Non si vendevano i prodotti tipici di questi negozi, bensì droga che frutta grandi guadagni e che scorre a fiumi per come raccontano le cronache quotidiane di sequestri e blitz con numerosi arresti. Ad Alcamo è finito in manette un tunisino di 41 anni per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori del Commissariato di Alcamo, nell’ambito delle attività di controllo del territorio e di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti durante le festività pasquali, hanno trovato grazie ad  una unità cinofila antidroga, un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina. I poliziotti che sospettavano che in quella casa andassero tanti giovani per acquistare droga nel corso del blitz hanno portato anche un cane poliziotto dal fiuto infallibile che entrando ha iniziato ad annusare fino al ritrovamento degli stupefacenti. In manette è finito un uomo di  origini tunisine, e già pregiudicato. Il blitz è scattato dopo una serie di appostamenti e osservazioni nella strada dove abita il tunisino. I poliziotti hanno notato un via vai e quindi hanno deciso di effettuare la perquisizione. Sospetto fondato poiché alcuni soggetti sono conosciuti come assuntori di sostanze stupefacenti. Grazie al fiuto infallibile del pastore tedesco antidroga “Ulla” del reparto cinofili della Polizia di Stato, sono stati rinvenuti – ben occultati in tre diversi siti – 60 grammi circa di hashish e 16 grammi di cocaina, di cui una buona parte confezionata in 13 involucri di cellophane pronti per essere spacciati. La perquisizione ha consentito di rinvenire anche numerose banconote di denaro di piccolo taglio che è stato sequestrato poiché incompatibile con lo stato di presunta indigenza dell’uomo, e ritenuto guadagno dell’attività di spaccio. La Procura della Repubblica di Trapani ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa della convalida. Il G.I.P., oltre a convalidare l’arresto, ha disposto l’applicazione del braccialetto elettronico.