Sottrazione internazionale di minore, processo per madre cubana che risiedeva ad Alcamo

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Dopo l’omologazione della sentenza di separazione è arrivato ora il rinvio a giudizio con l’ipotesi del reato di sottrazione internazionale di minore. Davanti al giudice del tribunale di Trapani il prossimo 10 novembre dovrà comparire una donna cubana che oggi vive con i famigliari a Miami (Florida). In sede civile il giudice ha sentenziato che le due bambine, figlie della coppia, debbono restare col padre in Italia, in questo caso ad Alcamo, ma possono andare negli Usa a trovare la mamma per le vacanze di Natale e durante l’estate. La donna era sposata con un commerciante alcamese ed hanno avuto due figlie oggi di dodici e nove anni. La convivenza era diventata difficile. Tutto ha inizio nell’agosto del 2019. La donna decide di andare a trovare a Miami i propri familiari. Quella che doveva essere una permanenza di un mese, grazie al visto turistico, si trasforma invece in un incubo per il papà delle bimbe. La moglie non vuole sentirne di tornare con le figlie ad Alcamo, dove viveva ininterrottamente da 13 anni. Aveva conosciuto il marito durante un viaggio a Cuba. Per ottenere il rientro delle figlie in Italia, il commerciante assistito dall’avvocato Damiano Ciacio, si era rivolto al giudice della Corte distrettuale della Florida. Il giudice dà ragione al papà. Le bimbe nel luglio del 2020 fanno rientro ad Alcamo. In questa vicenda resta il dramma per le due bambine, provocato dal divorzio di genitori.