Niclo Solina commenta, in una nota stampa, l’esito del ricorso al TAR: “Non credo che avrei fatto comunicati stampa, abituato come sono ad attendere e provare a capire, ma la provocazione proveniente dai legali del Bonventre mi induce ad una breve replica.
Ho chiesto al T.A.R. di accertare se è vero che vi sono state centinaia e centinaia di voti attribuiti a Bonventre che erano palesemente e volutamente riconoscibili, come frutto di un’intesa tra elettori e capielettori.
Ho portato a sostegno centinaia di dichiarazioni, anche di Presidenti di Seggio, e spiegato pure come l’Assessorato Regionale aveva indotto in errore i Presidenti di Seggio.
Ho chiesto che fosse accertata la verità, che fossero controllate le schede, che fosse accertato il reale risultato elettorale, la vera volontà dei cittadini alcamesi: ho chiesto solo che vi fosse giustizia, altro che “tentativo di sovvertire il risultato democratico”, come dicono i legali del Bonventre.
Personalmente auspicavo che venissero controllate tutte le schede, anche quelle chieste da Bonventre: sì perchè anche Bonventre ha ammesso che vi erano state numerose irregolarità nell’attribuzione di voti ed ha pure lui portato molte dichiarazioni in tal senso.
Il T.A.R. ha detto di no. Ha detto che il controllo delle schede non va fatto.
Il T.A.R. non ha detto che “il ricorso è totalmente infondato”, come dicono i legali di Bonventre, piuttosto che il controllo delle schede non va fatto e, quindi, il risultato elettorale non muta.
I legali del Bonventre concludono augurandomi la forza di accettare la democrazia: assicuro loro e Bonventre che accetterò sempre le regole della democrazia …. ma assicuro che lotterò sempre perchè allo stesso modo posso trionfare la verità e la giustizia …
Mi chiedo, infine, al di là delle affermazioni dei suoi legali, Bonventre è sereno nell’amministrare una città con un risultato che lo ha premiato per soli 39 voti, ma con una grave ombra sullo svolgimento delle operazioni elettorali? O in cuor suo avrebbe preferito che fosse stata accertata la verità e ,quindi, controllate le schede?
L’accertamento della verità non dovrebbe mai essere osteggiato da nessuno, anzi auspicato da tutti”.