Sicilia ‘gialla’ dal 30 agosto. Mascherine e spettacoli con pubblico ridotto

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Stavolta sarà davvero impossibile scongiurare il cambio della colorazione. La Sicilia, che già la settimana scorsa aveva rischiato l’abbandono del ‘bianco’, da lunedì 30 agosto passerà in zona gialla. Il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore della Sanità, sulla base del quale la cabina di regia venerdì prossimo deciderà sui cambi di colore delle regioni, prenderà in considerazione i dati sui ricoveri registrati ieri.

La Sicilia non soltanto è ben oltre la soglia di 150 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti ma supera anche entrambi i parametri relativi alle ospedalizzazioni. Le terapie intensive sono occupate al 12,1% da pazienti Covid (la soglia è invece del 10 per cento) mentre negli altri reparti la percentuale è del 19,4% rispetto al massimo previsto, per non andare in giallo, del 15 per cento. Il passaggio in zona gialla della Sicilia, previsto quindi per lunedì 30 agosto, rappresenterebbe un nuovo duro colpo per il turismo soprattutto in termini di immagine. Nella realtà, infatti, non implicherebbe nuove chiusure. In fascia gialla infatti non ci sono molte restrizioni in più rispetto alla fascia bianca.

Le principali novità riguardano l’obbligo di mascherina sempre all’aperto, il limite di quattro persone al tavolo nei ristoranti, salvo che siano tutte conviventi, e poi una minore capienza per spettacoli all’aperto e impianti sportivi. In zona bianca infatti non c’è un limite numerico per concerti, cinema, spettacoli o latro.

Basta che la capienza non sia superiore al 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 25% al chiuso. In zona gialla invece c’è un limite fisso. Massimo 2.500 spettatori all’aperto e 1.000 al chiuso. Significa per esempio che in zona bianca in uno stadio da 60.000 persone ne possono entrare 30.000. In zona gialla solo 2.500.