Sequestro di beni al mazarese Totò Calvanico per ‘ripianare’ vecchie tangenti

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Un provvedimento di sequestro beni per un valore di 155mila euro è stato eseguito dalla divisione Anticrimine della questura di Trapani nei confronti dell’imprenditore di Mazara del Vallo Salvatore Calvanico, di 60 anni. Il sequestro è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani su proposta congiunta della procura Nazionale Antimafia e della questura, al termine di approfondite indagini patrimoniali.

Esperto agricolo, già consulente dell’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, Calvanico è stato indagato per un articolato e collaudato sistema di truffe finalizzato alla percezione indebita di erogazioni pubbliche riguardanti il settore agricolo. All’imprenditore mazarese erano stati contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe, corruzione, concussione e dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Le accuse, però, vennero archiviate per intervenuta prescrizione. Secondo l’accusa il sessantenne, tra il 2004-2005, esercitando un controllo occulto sul Consorzio Sikelia, avrebbe percepito illecitamente somme di danaro (ammontanti, appunto, alla somma complessiva di 155mila euro) per l’erogazione di contributi pubblici in favore della società Irsa amministrata da altri soggetti anche loro indagati.

Nei confronti di Calvanico e dei suoi familiari il Tribunale ha quindi disposto il sequestro di conti correnti e rapporti bancari per un ammontare equivalente alla somma considerata provento delle tangenti percepite, secondo l’accusa, affinché agevolasse l’erogazione dei contributi in favore di aziende agricole, mediante contatti privilegiati con funzionari e pubblici amministratori della Regione, nonché del Ministero della Attività Produttive.