Sequestrato il Kempinski a Mazara

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    Il nucleo regionale di tutela della spesa della Guardia di Finanza siciliana, comandato dal maggiore Fabio Ranieri ha sequestrato l’hotel di lusso Kempinski Giardino di Costanza a Mazara del Vallo su ordine della procura di Marsala. Nell’ambito dell’inchiesta sono stati notificati tredici avvisi di garanzia con l’accusa di truffa ai fondicomunitari.
    La struttura resterà aperta, ma sarà affidata a un amministratore giudiziario.

    La «Mediterranea» precisa: “In relazione alle notizie di stampa relative al Kempinski di Mazara, e in attesa di riceverne notifica, preciso che a seguito di informazioni telefoniche da me raccolte, dovrebbe trattarsi di un provvedimento che la magistratura
    ha ritenuto di assumere a valle di una indagine avviata nel 2007, in attesa di verificare lo stato della spesa dei fondi in questione. Preciso che sono quelli previsti dal patto territoriale Trapani Sud, pari a 6,5 milioni di euro, che sono stati regolarmente spesi dalla società Mediterranea spa per la costruzione dell’hotel, come da documentazione che esibiremo alla magistratura. Da quanto apprendo informalmente la contestazione riguarderebbe 5 milioni su un investimento complessivo di 25 milioni di euro. Ma, ripeto, la documentazione di spesa in possesso della societàdimostra ampiamente l’investimento
    effettuato”.

    Il Kempinsky, valore stimato 13 milioni di euro, è finito ora sotto sequestro per ordine della Procura della Repubblica di Marsala. L’indagine condotta dal sostituto Dino Petralia ipotizza il reato di truffa aggravata per tredici persone, tra cui i vertici della società Mediterranea, che realizzò l’investimento in parte con capitali pubblici e in parte con capitali privati. La società Kempinski, che ha una cinquantina di resort di lusso in tutto il mondo, è arrivata solo in un secondo momento.

    Tra i progetti di prossima realizzazione anche un megacampo da golf su 120 ettari, del costo previsto di 46 milioni di euro, venti dei quali pubblici, e un piccolo approdo privato per barche.
    Tra le società coinvolte nel sequestro, oltre a Mediterranea, Sicily House e Sviluppo Italia, vi sono Solimar, Sicilcostruzioni. Il grosso del sequestro ha colpito la proprietà del gruppo Savalle Norrito cui è da ricondurre il controllo delle società coinvolte. La truffa sarebbe stata compiuta ai danni di finanziamenti concessi nell’ambito del Por Sicilia.