Sequestrati 800 mt di rete da pesca

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Ieri la Capitaneria di Porto di Trapani, in seguito ad una precisa segnalazione dell’Ente gestore dell’area marina protetta, ha recuperato e sequestrato nella zona A dell’isolotto di Maraone una rete da posta collocata abusivamente.

L’intervento è stato realizzato dalla Nave Cavallari, l’unità CP401, uno dei mezzi più potenti in dotazione alla Guardia Costiera, che è riuscita a disancorare 800 metri di tramaglio calati illegalmente in zona A, zona di riserva integrale dell’Area Marina Protetta.

Esprimiamo grande apprezzamento – ha dichiarato il Presidente dell’AMP e Sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto – e il nostro più sentito ringraziamento alla Capitaneria di Porto di Trapani, ed in particolare al Comandante del Compartimento Giancarlo Russo, per il supporto quotidiano nella sorveglianza dell’area protetta e per la collaborazione, davvero eccezionale, che abbiamo costruito in questi anni.”

Il nuovo pattugliatore ha proceduto alla rimozione della rete utilizzando le nuove attrezzature fornite dal comando, le quali hanno consentito all’equipaggio imbarcato un’operatività che nessun altra imbarcazione dislocata nelle acque di giurisdizione può assicurare.

Intanto oggi, l’Area marina protetta rilascia i primi certificati di buona gestione ambientale ad oltre 30 operatori turistici dell’arcipelago, consegnando loro il “Marchio di qualità ambientale dell’area marina protetta”.

Gli operatori che hanno aderito alla procedura per il rilascio del marchio e superato l’esame, realizzato con il supporto dell’ENEA, svolgono attività di ricettività, ristorazione, visite guidate, centri di immersione, trasporto passeggeri, pescaturismo, noleggio e locazione di unità navali e noleggio di auto, moto e bici, servizi di ormeggio. L’elenco dei premiati è in allegato.

“Questa certificazione ambientale con il marchio dell’AMP -spiega il Direttore dell’AMP Stefano Donati – è il primo passo in un cammino di avviamento degli operatori turistici verso la sostenibilità del turismo e delle attività economiche. Abbiamo trovato subito oltre 30 operatori attenti ai temi ambientali e già attrezzati su questi aspetti, a cui credo si aggiungeranno presto molti altri”.