Scuole, ad Alcamo mensa non prima di un’altra settimana. 333.300 euro per 47.315 pasti

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Le famiglie alcamesi degli alunni che frequentano scuole con il tempo prolungato dovranno ancora attendere almeno un’altra settimana prima di potere nuovamente usufruire della refezione scolastica. Il servizio non funziona da quasi due mesi. Venne dapprima sospeso più volte dal comune di Alcamo dopo la tossinfezione alimentare di massa del 17 ottobre scorso e poi finalmente revocato alla ditta appaltante. La mensa scolastica è stata poi appaltata, una settimana fa, in affidamento diretto e dopo gli inviti mandati a quattro aziende, alla Bitti srl di Castelvetrano. Nuove visite alle cucine nei lessi che ne sono dotati, assunzione del personale e visite mediche.

L’assessore Mario Viviano spera che i pasti nelle scuole alcamesi possano nuovamente essere serviti a partire da giovedì 15 dicembre. Più probabile, però, che si riparta da lunedì 19, con l’avvio dell’ultima settimana prima delle vacanze natalizie. L’appalto all’impresa castelvetranese prevede 60 giorni di servizio effettivo, pari a 12 settimane di scuola. In questo arco di tempo saranno 30.190 i pasti veicolati, vale a dire quelli che giungeranno ad Alcamo cotti nella sede della Bitti srl, e 17,145 quelli che invece saranno preparati nelle cucine delle scuole Bagolino, Collodi e Froebel. Un totale di 47.135 per un costo complessivo di 333.300 euro comprensivi del tributo obbligatorio da versare all’ANAC. La nuova affidataria della mensa scolastica realizzerà i pasti a un costo individuale di 7 euro per quelli dedicati agli alunni più piccoli, scuole dell’infanzia, e 7 euro e 50 centesimi per le scuole elementari e medie. Le famiglie dovranno poi, come avviene già da tempo, sobbarcarsi della compartecipazione economica con l’acquisto dei ticket.