Santuario raggiunto da fango e detriti. Comune non interviene e il prete si ‘arma’ di pala

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Forti acquazzoni, qualche giorno fa, hanno trasformato molte strade di Alcamo in tumultuosi torrenti. Fango e detriti su numerose strade e terreni franati ad Alcamo Marina. In città come
sempre, la zona maggiormente interessata dal violento scorrere delle acque è stata quella lungo la via discesa del Santuario. Poi, proprio nei pressi della chiesa dedicata a Maria Santissima dei Miracoli, patrona di Alcamo, una vasta quantità di fango e di
pietre ha riempito lo spiazzale e quindi il parcheggio.

Il rettore del santuario, padre Benedetto Cottone, tre giorni fa aveva quindi avvisato gli uffici comunali e immediatamente è arrivata un’autovettura per un sopralluogo. Poi silenzio più assoluto e nessun intervento. Questa mattina il sacerdote ha parlato della vicenda anche durante la celebrazione eucaristica. Così, armato di tanta pazienza, buona volontà e soprattutto  di
‘pala’ ha cominciato in prima persona a ripulire lo spiazzale. Ad aiutarlo alcuni fedeli e chi, ogni giorno, si reca al Santuario mariano.

Vero è che il Comune si trova con il personale al lumicino per alcune mansioni. Mancano soprattutto operai e altro tipo di manovalanza. Ma è altrettanto vero che reperire quattro braccia per rimuovere detriti e fango non dovrebbe essere qualcosa di impossibile. Male che vada il compito si sarebbe potuto assegnare alla ditta ‘F Mirto’ che effettua ad Alcamo il servizio di raccolta rifiuti e di spazzamento delle strade. Un paio di operai avrebbero
così impiegato forse un paio di ore per rendere presentabile l’accesso al santuario della Madonna dei Miracoli invece che di lasciarlo in quelle condizioni.

Meno male che l’operatività e lo spirito non sono mancati a padre Benedetto Cottone che, con santa pazienza e con pala in mano, ha fatto ciò che dovrebbe invece assicurare la cosa pubblica, vale a dire il comune di Alcamo.