Sanità, nel trapanese “condizioni deplorevoli”. Dure accuse della UIL FP che arriva il prefetto

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I sindacati della sanità trapanese hanno davvero sguainato la scimitarra. Si susseguono infatti quotidianamente le prese di posizione e i comunicati sulle attuali condizioni lavorative degli operatori. Adesso è toccato alla Funzione Pubblica della UIL. “Sono ormai deplorevoli le condizioni in cui versa la sanità trapanese. Ridotta ai minimi termini l’offerta sanitaria. Una devastazione imperversa in tutto il territorio sanitario e a tutti i livelli. – Lo ha detto il segretario provinciale Giorgio Macaddino che ha aggiunto – Drammatica ed insostenibile la prova alla quale sono chiamati gli operatori sanitari. Incomprensibili le strategie di organizzazione messe a punto per fronteggiare il Covid che imperterrito continua a mietere vittime e contagi con l’aggravante che si entra in strutture sanitarie per altre patologie e si contrae il Covid durante il ricovero”.

Giorgio Macaddino chiede quindi  l’intervento “con carattere d’urgenza del prefetto, convocando la conferenza dei sindaci e l’assessorato della Salute siciliano per monitorare tutti i presidi ospedalieri e i distretti al fine di accertare le falle nell’organizzazione dell’offerta sanitaria, operando scelte ben precise anche su accorpamenti di divisioni, evitando le duplicazioni al fine di assicurare cure certe ai cittadini-utenti evitando di massacrare i lavoratori costretti a moltiplicare le prestazioni già esorbitanti”.  Macaddino sottolinea come siano “allo stremo delle forze psico-fisiche i sanitari degli ospedali di Trapani, Mazara, Marsala, Salemi e Castelvetrano. I loro occhi sono spenti dal dispiacere ma con alto senso del dovere continuano a lavorare.

Ma quanto possono ancora resistere? Per quanto ancora avranno la forza di rimanere in piedi ad assolvere ai compiti di un servizio essenziale ancorché obbligatorio?”.  “Le carenze del servizio sanitario pubblico sono davvero tante da elencare, per tanto bisogna limitarsi  a qualche esempio: visite di controllo oncologiche a rischio con sospensione a tempo indeterminato; reparti che straripano; organici sguarniti; medicina territoriale al palo; strutture sanitarie da rimodernare, liste di attesa chilometriche – afferma la UIL”. “Come sindacato – ha concluso Giorgio Macaddino – denunceremo presso tutte le autorità competenti la gravità di quanto si sta consumando sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini-utenti, con l’inerzia da spettatore illustre dell’assessorato regionale della Salute”