San Bartolomeo, automazione, costi suddivisi tra i due comuni. Diecimila euro a testa

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Il comune di Alcamo non ha alcuna minima ponte sul fiume San Bartolomeo che appartiene per il 70% al comune di Castellammare del Golfo e per il restante 30 all’Anas. Nonostante questo l’ente locale alcamese, alla luce dell’evidente importanza dell’infrastruttura per l’intera cittadinanza, parteciperà alle spese per l’acquisto del sistema di automazione che andrà a chiudere, in caso di emergenza, l’attraversamento provvisorio del ponte. L’accordo tra i due comuni confinanti, Alcamo e Castellammare del Golfo, è stato raggiunto nel corso di una seduta della commissione paritetica bi-consiliare alla quale hanno preso parte anche i sindaci Domenico Surdi e Nicola Rizzo.

Ciascuno dei due comuni ha impegnato 10.000 euro per l’acquisto del sistema di automazione che andrà a chiudere il ponte non appena l’acqua del fiume raggiungesse particolari sensori allocati al di sotto delle arcate. Tra i preventivi pervenuti il più conveniente è quello di una ditta specializzata che ha presentato una proposta da 20.000 euro. La spesa sarà quindi suddivisa equamente tra i due comuni. Intanto anche oggi, a causa dell’allerta gialla idraulica, il transito da Alcamo Marina a Castellammare del Golfo è rimasto interrotto.

L’acqua del San Bartolomeo defluisce comunque in maniera regolare e ben al di sotto del livello di rischio. C’è per l’allerta gialla con abbondanti piogge previste su tutto il bacino del fiume e quindi l’attraversamento è rimasto chiuso. Se non dovessero esserci peggioramenti, il ponte sul San Bartolomeo dovrebbe riaprire domattina alle 7 per poi richiudere alle 19 come prevede l’ordinanza che rimarrà in vigore fino al 30 dicembre. Il provvedimento di chiusura tutti i giorni, dalle 19 e fino alle 7 del mattino seguente, potrebbe comunque essere sospeso nel momento in cui venisse installato e attivato l’impianto di automazione.