Ruggirello resta ai ‘domiciliari’, niente carcere. Lo ha disposto la Cassazione

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L’ex parlamentare regionale dell’MpA prima e del PD poi, Paolo Ruggirello, potrà rimanere nella sua abitazione, agli arresti domiciliari. La corte di Cassazione non ha infatti ravvisato la necessità della custodia cautelare in carcere. Ruggirello, fino a qualche anno fa,l uno dei politici più potenti del territorio, già coinvolto nell’operazione antimafia “Scrigno” del marzo 2019, è accusato anche di concorso in “intestazione fittizia di beni” nell’ambito di un’altra inchiesta della DA, quella che ruota sul boss castellammarese Mariano Asaro, adesso residente nella frazione pacecota di Dattilo, e del suo intento di aprire uno studio dentistico.

Altre persone sono indagate nell’ambito di questa inchiesta che ha portato al blitz del luglio scorso, anche con accuse non lievi per l’attuale sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella, ma il tribunale del riesame aveva disposto l’annullamento degli arresti anche dello stesso Mariano Asaro. La direzione distrettuale antimafia, titolare del procedimento, ha però opposto ricorso in cassazione chiedendo nuovamente la carcerazione preventiva.

Adesso il pronunciamento decisivo della suprema corte che ha respinto il ricorso, oltre che per Paolo Ruggirello, che rimane ai domiciliari, anche per Carmelo Salerno. I due sono difesi dall’avvocato Galluffo. Ruggirello secondo la ricostruzione degli inquirenti avrebbe dovuto avere il ruolo di “facilitatore” delle procedure amministrative e burocratiche per la convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale dello studio odontoiatrico di Asaro.

L’ex deputato regionale rimane agli arresti domiciliari perché sotto processo nell’ambito del procedimento Scrigno, che vede tra gli indagati anche Salerno. L’operazione ha provato a disvelare i rapporti tra mafia, imprenditoria e politica a Trapani.