Riqualificazione quartieri popolari ad Alcamo, mega-appalto al palo. Via a ottobre?

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Più di due anni fa, il sindaco di Alcamo Domenico Surdi e il suo assessore Vittorio Ferro avevano annunciato l’inizio dei lavori di riqualificazione urbana nei quartieri Sant’Anna e Sant’Ippolito. Un’opera di circa 8 milioni di euro. In realtà era stata soltanto inoltrata al Genio Civile, come prevede la prassi, la denuncia di consegna lavori alla ditta aggiudicataria. Di interventi effettivi, da allora e fino ad oggi, nemmeno l’ombra. Un appalto tribolato che vide il primo consorzio che si era aggiudicato la gara nel 2013, fra imprese di Ravenna e di Napoli, entrare in lite giudiziaria con il comune di Alcamo. Quest’ultimo vinse poi la causa.

Un mega-intervento, ancora al palo, che prevede il recupero integrale di una palazzina e quello parziale di altri edifici di alloggi popolari nella zona dell’ex villaggio regionale; la realizzazione di un altro immobile nella zona Sant’Ippolito e capace di contenere 22 alloggi, ognuno ampio circa 100 metri quadrati oltre a pian terreni da adibire a centri per servizi per circa 2 mila metri quadri; la ristrutturazione con sopraelevazione dell’ex carcere mandamentale, adesso settore lavori pubblici del comune di Alcamo. Gli interventi, ovviamente, prevedono anche il recupero e la riqualificazione, anche urbanistica, delle aree interessate, anche quella degradata che sorge nei pressi dello stadio Sant’Ippolito.

Dopo i primi inghippi burocratici i lavori venero poi appaltati al consorzio ConsCoop di Forlì che ha individuato come ditta esecutrice la Trinacria di Belmonte Mezzagno. Le opere, però, non sono mai partite perché nel frattempo il raggruppamento temporaneo di professionisti dello studio Litos Progetti, che ha ottenuto la direzione dei lavori, dovette rifare tutti i calcoli per adeguarli alle nuove normative in materia di sicurezza anti-sismica e inserire anche le novità in ambito di isolatori sismici. I nuovi elaborati, avviati a fine 2019, sono stati ultimati e consegnati circa un mese fa. Ne serviranno adesso almeno tre, ferie permettendo, per l’approvazione. Il cantiere di oltre otto milioni di euro partirà quindi non prima di ottobre, quando in pratica si sarà insediata la nuova amministrazione comunale.

Quello della riqualificazione urbana dell’ex villaggio regionale e del quartiere Sant’Ippolito tribolato e particolarmente lento. Venne infatti avviato nel lontano 2008, ben 13 anni fa. Fra ricorsi, battaglie legali, rimodulazione del progetto, presentazione di nuovi elaborati anti-sismici, siamo arrivati ai giorni nostri. I lavori sono ancora fermi, nonostante l’annuncio del sindaco Surdi del giugno 2019.