Riorganizzazione scuole in Sicilia, resta decisione. Decreto assessoriale entro venerdì

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Le decisioni assunte una settimana fa, in materia di riorganizzazione della rete scolastica in Sicilia, nell’ambito della conferenza regionale fra assessorato, sindacati, provveditori e direzione Usr, non verranno modificate. Lo ha fatto intendere, senza tentennamenti, l’assessore regionale all’istruzione, Mimmo Turano, che ha garantito la firma e la pubblicazione del relativo decreto entro venerdì prossimo. Scompaiono quindi le direzioni didattiche di tutta la Sicilia e alcuni istituti comprensivi vengono soppressi. Altri ne nasceranno per trasformazione o per accorpamenti. In provincia di Palermo sono 19 le scuole che perderanno l’autonomia: dieci nel capoluogo e nove nel resto del territorio provinciale. Fra queste a direzione didattica Don Milani di Terrasini che verrà assorbita dall’istituto comprensivo Giovanni 23°.

In provincia di Trapani chiudono i battenti  la direzione didattica ‘Giuseppe Di Matteo’ di Castelvetrano, con buona pace del sindaco Alfano che ha vibratamente protestato, due direzioni a Trapani e altrettante a Mazara del Vallo, una a Marsala. A Pantelleria dalle ceneri della locale direzione didattica nascerà un istituto omnicomprensivo, cioè comprendente dalla scuola dell’infanzia e fino alla superiore. Dimensionamento e riorganizzazione della rete scolastica toccheranno anche Alcamo. Qui la direzione didattica ‘San Giovanni Bosco’, grazie alla sua storia ma anche ai quasi mille iscritti, perderà la vecchia denominazione (come prevede la legge) e diverrà istituto comprensivo, dotato quindi anche di una scuola media. Sarà invece soppresso l’istituto comprensivo Pietro Maria Rocca. Una chiusura che ha ingenerato confusione fra i non addetti ai lavori e che quindi merita una specificazione ulteriore. L’immobile di piazza della Libertà continuerà ad essere utilizzato come scuola ma scompariranno denominazione e autonomia dell’istituzione scolastica.

Insomma le classi e gli alunni di scuola secondaria di primo grado, per intenderci le scuole medie, rimarranno negli stessi luoghi ma dipenderanno dai vertici della Don Bosco. La nuova realtà non potrà certamente avere 1.500 alunni nei vari ordini e gradi quindi  probabilmente alcuni plessi saranno suddivisi, magari per vicinità, fra la stessa San Giovanni Bosco e l’istituto Bagolino. Sia chiaro, non chiude alcun plesso scolastico e i ragazzi delle medie anche l’anno prossimo faranno lezione nella stessa sede.