Rifiuti, sette operatori alcamesi attendono sentenza. Giudice potrebbe reintegrarli

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Sarà emanato entro una settimana, e diventerà immediatamente esecutivo, il provvedimento del giudice del lavoro sulla causa intentata da sette ex dipendenti alcamesi della Mirto, l’azienda che si occupava della raccolta dei rifiuti prima dell’appalto settennale conferito alla Roma Costruzioni. I sette lavoratori, difesi dall’avvocato Francesco Truglio, responsabile dell’ufficio legale della UIL, che vennero tagliati fuori dal transito del personale da una ditta all’altra, hanno chiesto il reintegro e il pagamento delle somme arretrate. La linea difensiva ha sostenuto che non vennero rispettati né le esperienze lavorative e nemmeno l’anzianità di servizio.  Il verdetto del giudice del lavoro Dario Porrovecchio sarà quindi pronunciato poco prima del prossimo Natale

. Intanto, con il pensionamento di alcuni lavoratori, la ditta appaltatrice ha dovuto effettuare alcune assunzioni a tempo determinato, i contratti scadranno a fine anno, per portare il numero degli operatori a 85, il numero fissato nell’appalto e per il quale il comune di Alcamo paga l’azienda. Se la sentenza del giudice del lavoro dovesse essere favorevole ai ricorrenti, questi ultimi andrebbero a sostituire proprio quei dipendenti assunti a tempo determinato. In principio erano 18 i lavoratori della Mirto che erano stati estromessi dal passaggio alla nuova ditta esecutrice del servizio di raccolta dei rifiuti. Di quel numero gli amministrativi hanno rinunciato alla causa per avere raggiunto un accordo economico con l’azienda mentre altri sono stati chiamati in servizio come stagionali. Sette invece quelli che hanno resistito in giudizio e che attendono la sentenza per potere riavere il loro posto di lavoro.

Il servizio di raccolta dei rifiuti e di pulizia della città, che ad Alcamo nei primi anni duemila e fino al 2015, rappresentava un fiore all’occhiello, negli ultimi tempi è stato spesso al centro di lamentele e polemiche. Troppe discariche abusive e tanti rifiuti abbandonati un po’ dovunque, anche in pieno centro abitato. Il contratto fra comune e Roma Costruzioni prevede anche la bonifica delle discariche sul territorio cittadino sia con un piccolo camion che con il cosiddetto ragno. Un macchinario, quest’ultimo, che qualcuno non ha mai visto all’opera.