Rifiuti, raccolta organico. Castellammare si ferma, Erice riparte

0
461

La raccolta dell’organico in Sicilia sta assumendo sempre di più le caratteristiche di uno stillicidio. Nelle ultime settimane in diversi Comuni, soprattutto a Castellammare del Golfo, Erice e Marsala, i sindaci hanno dovuto emettere costantemente avvisi alla cittadinanza  per informare della sospensione della raccolta dell’umido e poi della riattivazione e quindi ancora di un nuovo stop. Tutto nasce dai pochi siti presenti in Sicilia e dai sempre più costanti problemi tecnici che bloccano tali piattaforme. Ieri è toccato a quella gestita nel catanese dalla ditta Raco e di conseguenza è stata ancora una volta fermata la raccolta dell’organico a Castellammare del Golfo, cittadina nella quale era ripartita da appena due giorni, giovedì scorso. I nuovi disagi ai cittadini sono stati annunciati dal sindaco Nicola Rizzo comunicando che la riapertura è prevista  per metà della prossima settima. “Invitiamo i cittadini – ha detto il sindaco castellammarese – a non esporre l’umido fino a successiva nostra comunicazione”.

Ad Erice invece proprio ieri il sindaco Daniela Toscano ha diramato una nota in senso contrario: questa mattina riprenderà la raccolta che era stata sospesa tre giorni fa. Si tratta però di uno sblocco temporaneo. Tre le giornate stabilite per la raccolta dell’organico nel comune della Vetta: oggi, giovedì 21 e sabato 23 novembre. Poi si vedrà, fino a nuova disposizione. “Ci siamo spesi alla ricerca di una soluzione che siamo riusciti a trovare, seppur non definitiva, per un conferimento parziale in un impianto di compostaggio – ha detto il sindaco di Erice – ma siamo al lavoro per trovare altre soluzioni anche fuori dalla Sicilia.”

Ad Alcamo invece il problema della raccolta dell’organico non esiste da circa 8 mesi ma, purtroppo, non per lungimiranza o bravura degli amministratori comunali. La differenziazione della frazione umida, infatti, è stata sospesa dalla famosa ordinanza del sindaco Surdi, unica in Sicilia di tale durata, che nell’aprile scorso ha disposto il ritiro unico di indifferenziato ed organico. La spazzatura viene quindi trasportata, con evidente risparmio sui costi del carburante, all’impianto alcamese della ditta D’Angelo di contrada Citrolo, ma la stessa azienda deve elevare ogni giorno una sanzione di 500 euro, prevista dalle leggi, per conferimento di rifiuto difforme.