Emergenza siccità. Vertice alla Regione, ma tardano gli interventi

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Era in corso alla Regione l’ennesimo vertice sulla emergenza idrica, quando  è arrivata la Guardi di finanza all’assessorato all’Energia su mandato della Corte dei conti. L’ennesimo giorno di riunioni per fare il punto sulla poca acqua contenuta negli invasi e cercare di mettere a punto iniziative per venire incontro alle persone che in tante città siciliane soffrono la sete. Si è parlato di cercare di risolvere non solo le attuali emergenze, ma realizzare anche opere che nel futuro possano evitare ulteriori situazioni di criticità. Con questo obiettivo, il presidente della Regione Renato Schifani ha convocato e presieduto a Palazzo d’Orleans un vertice sulla siccità. «Ho voluto fare il punto – dice il presidente Schifani – con tutti gli uffici coinvolti per conoscere l’attuale situazione degli invasi e lo stato di attuazione degli interventi finanziati e da finanziare. Oltre alla ricerca di nuovi pozzi in tutta la Sicilia, stimolando i sindaci a farlo, e all’uso di autobotti dove servono, dobbiamo evitare che l’acqua si disperda. Oltre, ovviamente, ai grandi interventi strutturali la cui attuazione è nel medio e lungo periodo. L’attuale previsione meteorologica ci dice che anche nel mese di ottobre non ci saranno molte piogge, per cui dobbiamo accelerare sugli interventi immediati per mitigare il più possibile gli effetti della carenza di acqua negli invasi».

Nel corso del vertice è emerso che, attualmente, negli invasi siciliani ci sono circa 60 milioni di metri cubi di acqua disponibili rispetto ai 300 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I gestori degli invasi sono stati già invitati, da tempo, a valutare l’attivazione del monitoraggio e del trasferimento dei pesci. Con riferimento ai piani di intervento urgenti un ulteriore finanziamento di 50 milioni di euro per investimenti, tra irriguo e potabile, sarà inserito dal governo regionale nel prossimo assestamento di bilancio, in corso di predisposizione. Sta procedendo anche l’iter per la riattivazione dei tre dissalatori (Porto Empedocle, Gela e Trapani) che, dopo la richiesta, accolta, del presidente della Regione, saranno gestiti dal commissario nazionale per l’emergenza idrica, con un’accelerazione sui tempi previsti di realizzazione. Per quanto riguarda Alcamo la giunta Surdi, e in particolare l’assessore Vittorio Ferro,  hanno lavorato bene e l’acqua scorre abbondante dai rubinetti delle case, Ridotto notevolmente il traffico di autobotti che caricano al Bottino.