Ricette mediche da due a tre euro

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L’assessore regionale Lucia Borsellino pensa ai nuovi ticket sanitari e li inserisce nella finanziaria che nei prossimi giorni dovrà essere discussa all’Ars.

Sarebbe ora previsto un ticket da tre euro, e prima erano due, su ciascuna prescrizione farmaceutica e un contributo sui ricoveri ospedalieri in base al reddito. La decisione nuova è di 10 euro al giorno per chi ha un reddito superiore ai 50 mila euro annui lordi e 25 euro per i redditi oltre i 100 mila euro annui lordi. Si stimano entrate per circa 1,5 milioni al mese.

«Dobbiamo seguire le direttive nazionali – ha detto alla stampa l’assessore – e allo stesso tempo stiamo lavorando per garantire un’assistenza di qualità a tutti i pazienti. Così  abbiamo deciso che i ticket per i ricoveri ospedalieri vengano pagati da chi supera un certo reddito per garantire le cure con il migliore livello a tutti, anche ai più poveri che non pagheranno il ticket».

Dall’assessorato hanno precisato che restano le esenzioni per reddito e per patologia già previste e cioè che i ticket sia per le prescrizioni mediche che per i ricoveri ospedalieri non dovranno essere pagati da chi ha diritto alle esenzioni.

Per quanto riguarda le prescrizioni mediche, si passa dagli attuali due euro a tre euro per ciascuna ricetta sanitaria. Dai ticket sulle ricette si calcola un introito annuo di circa 15 milioni di euro. Da quelli sui ricoveri circa 2,6 milioni.

Gli italiani hanno pagato nel 2012 ben 4,4 miliardi di euro di ticket tra farmaci, visite, esami e accessi al Pronto Soccorso. Secondo il preconsuntivo 2012 del Sistema sanitario nazionale, in ambulatori e ospedali pubblici l’aumento è stato del 13%, passando da 1,3 a 1,5 miliardi pagati dai cittadini.

Per i farmaci i cittadini hanno pagato poco più di 2 miliardi di euro mentre per visite ed esami in strutture private ma convenzionate con il Ssn i ticket sono costati agli italiani 755 milioni di euro.

E il governo nazionale prevede di introdurre dal 2014 altri due miliardi di ticket, che entrano in vigore dal primo gennaio 2014.