Molteplici, variegate e certamente interessanti le proposte avanzate dalle sette associazioni coinvolte nella Rete di Salvaguardia e Valorizzazione di Monte Inici e firmatarie, assieme al comune di Castellammare del Golfo e alla Regione, di un’apposita convenzione. Dalla flora alla fauna passando pure per l’apicoltura, dai sentieri alle grotte, dal trekking al panorama, dalle passeggiate a cavallo in montagna al mare. Un’iniziativa avviata circa un anno fa, che dovrebbe essere priva di steccati politici, e che è arrivata alla firma lunedì pomeriggio, alla presenza anche dell’assessore regionale Toni Scilla. Adesso sarà ora di programmare e passare dai documenti cartacei ai fatti.
In questo bel progetto, che ha messo assieme la cosa pubblica e l’associazionismo dei privati, si evidenzia però una mancanza. Un’assenza che appare incomprensibile soprattutto se si parla anche di salvaguardia di Monte Inici e quindi anche dei suoi boschi. Non è stata coinvolto, infatti, il comitato ‘Salviamo Monte Inici’ nato una decina di anni fa proprio per tutelare la montagna e sottrarla ai continui incendi dolosi. Il comitato è poi confluito nel coordinamento regionale “SalviAmo i boschi” composto da decine di associazioni e che ha come portavoce proprio una castellammarese, Mariangela Galante.
La nascitura rete ha inteso, evidentemente, coinvolgere l’associazionismo locale e in tale ottica appare comprensibile che non siano stati chiamati in causa WWF, LegAmbiente e Lipu. Risulta a maggior ragione incomprensibile, se non fuori luogo, avere lasciato alla porta il comitato “SalviAmo Monte Inici”. Sarà stata una dimenticanza, un corto circuito, un’incomprensione o un ben differenziato posizionamento politico? Chissà. Forse un po’ l’uno e un po’ l’altro. Di certo il coordinamento regionale ‘SalviAmo i boschi’ ha portato avanti battaglie soprattutto contro gli incendi e lo scorso anno presentò un esposto congiunto a una decina di procure (anche Trapani, Marsala, palermo e Sciacca) segnalando, come concausa o concausa dei roghi, i ritardi e le omissioni delle istituzioni, in primis la Regione. Se si parla di salvaguardare Monte Inici, quindi, non si poteva lasciare fuori dall’intesa proprio il comitato ‘SalviAmo Monte Inici’
