Bonifica degli scarichi a Partinico, la Bertolino ricorre al CGA. Querelle trentennale

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Un braccio di ferro protratto per oltre 23 anni quello tra il comune di Partinico e la Distilleria Bertolino. Gli impianti di Viale dei Platani, in pieno centro abitato, sono da anni oggetto di numerose polemiche per la loro attività industriale non compatibile con la presenza delle abitazioni.

Dopo il parere positivo del TAR dello scorso 15 febbraio sulla legittimità dell’iter adottato dal comune partinicese nei confronti della Bertolino e il conseguente respingimento del ricorso dell’industria con condanna al pagamento delle spese, quest’ultima ha provveduto ad inoltrare ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo. Secondo i vertici della Distilleria Bertolino, la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale è apparsa eccessivamente restrittiva nei confronti dell’azienda di Viale dei Platani.

Le prescrizioni contestate erano, ad avviso del TAR, “adeguatamente motivate”: oggetto della diffida avanzata dal comune di Partinico all’azienda, riguardava, in particolare, gli scarichi di fosforo e azoto immessi nel bacino idrico nel quale ricadono il fosso Raccuglia e il fiume Nocella, compresi all’interno dell’area del Golfo di Castellammare.

Proprio per questo motivo il comune di Partinico si era rivolto all’ex provincia regionale di Palermo, che ha competenze in materia di rilascio agli scarichi, per chiedere la valutazione di alcuni atti idonei al mantenimento in vita dell’attività industriale.

L’esito della sentenza del TAR ha quindi mantenuto la validità della diffida, avanzata dal comune di Partinico alla distilleria Bertolino, di adeguarsi, in tempi brevi, ad alcuni parametri stringenti di scarico. Dopo il ricorso presentato dall’industria al CGA, l’amministrazione comunale  partinicese ha provveduto a conferire incarico all’avvocato Gaetano Callipo per l’ennesima controversia giudiziaria innanzi ai giudici amministrativi.