Regione Sicilia, resta al palo concorso per 46 forestali

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L’annuncio è datato 40 giorni fa, quando sul tavolo del governatore è arrivata la relazione che ha certificato l’illegittimità del concorso per assumere 46 agenti forestali. «L’annullamento è l’unica soluzione percorribile per ripristinare la legalità», aveva detto Renato Schifani. Eppure, dopo oltre un mese, l’assessorato alla Funzione pubblica non ha ancora fatto niente lasciando con il fiato sospeso più di duemila candidati. «Al momento non è una priorità – dice l’assessore Andrea Messina, espressione della Dc – siamo stati impegnati a immettere in servizio i vincitori di altri concorsi e a chiudere i lavori della Finanziaria». Un orientamento di segno opposto a quello del presidente della Regione: «Sono certo che in tempi brevi saranno scelti i migliori», aveva assicurato, rammaricandosi «per i tanti giovani che con sacrificio hanno partecipato alle prove». Prove invalidate da un conflitto di interessi: a indicare il presidente della commissione d’esame era stato l’ex capo della Forestale Giovanni Salerno, padre del candidato risultato primo agli scritti, con il punteggio di 30 su 30. Quanto basta per azzerare tutti gli atti e ripartire da zero. E invece la selezione è finita su un binario morto. «La dirigente generale Carmen Madonia – aggiunge l’assessore – ha chiesto ulteriori pareri legali per stabilire i percorsi amministrativi da intraprendere in modo da limitare i contenziosi». Sulla procedura, infatti, pende la spada di Damocle delle impugnative, sia da parte dei 600 candidati idonei, sia degli esclusi. Protestano i sindacati poiché oltre un’occasione di lavoro si andrebbe a coprire qualche vuoto d’organico nella forestale.