Rapine e negozianti in allarme ad Alcamo. Carabinieri e Polizia pianificano insieme

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L’ultimo incontro si è tenuto ieri. Carabinieri e polizia continuano a disegnare e potenziare un piano sinergico di intervento per combattere la preoccupante recrudescenza, ad Alcamo, di rapine a mano armata ai danni di esercizi commerciali. Una situazione che sta angosciando la categoria e che probabilmente meriterebbe la convocazione di un comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, magari richiesto dal sindaco Domenico Surdi.

Polizia e carabinieri, nel loro piano congiunto, hanno praticamente suddiviso il territorio di zone di competenza, potenziata la presenza di agenti e militari in borghese, incrementato il giro di pattuglie anche nelle ore diurne. I rapinatori, finora, hanno dimostrato sempre di più, grande spregiudicatezza.

Lunedì  scorso, ai danni della boutique Ultimoda di via Vittorio Veneto, hanno messo a segno il colpo in pieno giorno, alle 17,15, e in una strada trafficatissima del centro abitato. Cinque  negozi rapinati nel giro di meno di un mese: dalle calzature, alla Upim, dai casalinghi alla tabaccheria e, ieri pomeriggio, al negozio di abbigliamento. Il centro abitato di Alcamo sta rischiando di diventare una sorta di Bronx.

Rapinatori, coperti da cappellino, cappuccio e mascherina che, minacciando con un coltello, riescono a terrorizzare i commercianti. A nulla finora è valsa l’analisi delle immagini della video-sorveglianza. Molto preoccupato, all’indomani dell’ultima rapina, si era dichiarato Antonino Coraci, responsabile ad Alcamo della ConfCommerio: “Non ci bastavano la pandemia, le chiusure e la crisi causata – aveva detto. Ci sentiamo totalmente abbandonati dalle istituzioni e il sindaco avrebbe potuto prendere iniziative e magari convocarci per un incontro”.