Pubblica illuminazione ad Alcamo, spesso spenta. Le 11 domande di Caldarella al sindaco

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Il Comune di Alcamo ha scoperto come risparmiare sulla bolletta elettrica: lasciare al buio molte zone. Sembra che ci sia il coprifuoco in tante zone con pericolo per la pubblica incolumità e con il rischio di incontrare qualche male intenzionato. Sul problema della pubblica illuminazione stamane il consigliere comunale Ignazio Caldarella ha presentato un’interrogazione al sindaco con undici richieste di chiarimenti da fornire al più presto considerata la delicatezza della materia. Punta il dito “sul mancato utilizzo del cestello indispensabile per la sostituzione delle lampade fulminate e Caldarella chiede di sapere da quanto tempo è fermo per la riparazione. Che spesa occorre.

E ancora di quante persone e con quali funzioni e con incarico orario è composta la squadra che si occupa di pubblica illuminazione. Chiede quante sono le lampade fulminate, se la squadra per le riparazioni segue corsi di formazione. Di quando pensa il sindaco di fare intervenire per mettere in sicurezza l’impianto di illuminazione pubblica svuotando i tombini pieni d’acqua”. Chiede inoltre di sapere” se c’è una ditta incaricata del servizio di manutenzione dell’illuminazione pubblica e quando sarà possibile attraversare la città in sicurezza, utilizzare gli spazi a verde e rientrare a casa senza alcun timore”.