Carenze all’ospedale di Alcamo, Franco Orlando chiede un consiglio straordinario

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Una raccolta di firme da apporre alla richiesta di una seduta straordinaria del consiglio comunale di Alcamo sui problemi, da anni alla ribalta, che riguardano l’ospedale San Vito e Santo Spirito, che negli anni ha subito tagli dei reparti tra la quasi totale indifferenza. Promotore della raccolta di firme il consigliere comunale Franco Orlando, che nei periodi caldi, si incatenò davanti l’ospedale. Il piano è stato messo a punto ieri durante la riunione in un ambulatorio medico, presenti fra gli altri il preside Vito Emilio Piccichè, Comitato Alcamo 32, Enzo Borruso che si sta battendo per evitare ulteriori ridimensionamenti e il consigliere Ignazio Caldarella. Una seduta straordinaria allargata alla città e ai sindaci del territorio quella programmata da Franco Orlando, che lavora al laboratorio di analisi dell’ospedale. Intanto arriva qualche segnale dell’Asp di Trapani come l’invio di un cardiologo ad Alcamo per cercare di potere meglio fronteggiare uno dei servizi più importanti.

E di questo ha parlato anche Enzo Borruso sabato sera alla conferenza sul tema Sanità e Comunità, che ha fatto parte del ciclo di incontri, promossi dal rotaract nell’ex chiesa di San Tommaso. Ma quale futuro per il san Vito e Santo Spirito? I boatos dicono che nei programmi c’è quello di trasformarlo in Pte ovvero presidio territoriale di emergenza. Stesso destino se mai si farà per quello nuovo, di cui si parla da 40 anni, che dovrebbe sorgere in contrada San Gaetano. E su questo progetto lo scetticismo così come l’incredulità è grande tra gli alcamesi. Intanto nell’immediato occorre lavorare a tutti i livelli per salvaguardare e potenziare il san Vito e santo spirito, per il quale il comitato Alcamo 32 ha raccolto già oltre 5 mila e 500 firme.  Ricordiamo che la Fials raccolse 20 mila firme per aprire l’ortopedia. Il reparto, che era diventato un’eccellenza, stranamente e all’improvviso, dopo alcuni anni, venne chiuso e trasferito a Salemi.