Pronta revoca per ditta. Tutto fermo per le opere all’ex palazzo Vutano

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Si sarebbero dovuti completare entro la fine del prossimo mese di luglio e invece i lavori, consegnati nel novembre del 2019, anche a causa dell’emergenza covid, non sono praticamente mai cominciai. Tutto fermo, quindi, per la riqualificazione di via Mistretta e dell’ex palazzo Vutano, teatro negli anni anche di tragedie, e la realizzazione di 22 alloggi popolari e di relativi servizi, per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro. Ma c’è dell’altro perché lo IACP sta per intraprendere la strada della rescissione del contrato, per giusta causa, con la ditta aggiudicataria dell’appalto, l’ATI Cassisi – Moscariello. Si aprirà quindi un contenzioso perché l’istituto autonomo case popolari, intenderebbe anche chiedere il risarcimento dei danni causati dal ritardo.

Tutto sarebbe nato dall’emergenza covid e dalla mancata intesa con la ditta sull’aggravio dei costi. La qerelle ha anche portato alle dimissioni del direttore dei lavori, l’architetto Michele Cimino, che più volte a richiesto alla Cassisi-Moscariello di riprendere i lavori senza mai ottenere risultati positivi. Cimino quindi si è dimesso e il suo posto è stato assunto dall’ingegnere alcamese Marco Imprima. L’iter è stato notevolmente rallentato e potrebbe ripartire con lo scorrimento della graduatoria e l’aggiudicazione dell’appalto alla ditta seconda classificata, un’impresa edile di Catania. Bisognerà in pratica ripartire da zero perché finora era stato allestito e delimitato soltanto il cantiere oltre che all’asportazione delle prime quantità di sfabbricidi.

Insomma da luglio 2021 il completamento dei 22 nuovi alloggi popolari dovrebbe avvenire non prima della fine del 2022. Il progetto prevede anche la realizzazione di una villa Barone Pastore, con annesso parcheggio, con l’abbattimento di buona parte del muro di cinta della Pia Opera Pastore lungo il corso Generale dei Medici. Qui però la querelle fra l’IPAB interessata e il comune di Alcamo sembra non finire mai.