Amministrative, Surdi incontra le ‘sinistre’. Centro-destra diviso in due?

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Dopo due mesi dall’intervista rilasciata all’indomani della fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle dell’onorevole Antonio Lombardo, in cui il sindaco di Alcamo affermava che, a differenza degli steccati alzati nel 2016, fosse stavolta necessario, al fianco della sua ricandidatura, coinvolgere altre forze politiche sane e associazioni, Domenico Surdi ha dato vita al primo contatto convocando, per un primo incontro informale, quelle che dovrebbero essere 4 delle 5 gambe del suo progetto politico-amministrativo. Sabato si è quindi tenuto un primo faccia a faccia fra lo stesso sindaco di Alcamo, e quindi il movimento 5 Stelle, con Forum Civico, Partito Democratico, ABC e Cento Passi.

Ad onor del vero queste tre ultime sigle, quasi per intero dei rispettivi componenti, avevano già sottoscritto a suo tempo il manifesto fondante dello stesso Forum. Insomma, a prescindere dai nomi dei partiti e delle associazioni, sarebbe sempre la stessa sinistra (anche ABC non può certamente definirsi di centro-destra) a cercare l’accordo con i 5 stelle in vista delle prossime elezioni ammnistrative. A proposito dell’appuntamento elettorale, secondo alcune indiscrezioni trapelate dagli organi territoriali del governo, gli alcamesi dovrebbero recarsi alle urne a metà.

Surdi ha ribadito ai suoi potenziali alleati che non intende mettersi da parte e alle altre 4 gambe rimarrà la scelta, oltre a disegnare obiettivi e programmi, del vice-sindaco. In tal senso sarebbero già all’opera Nicola Bambina, segretario del PD, Massimo Fundarò leader dei Cento Passi, Leonardo Di Franco del Forum Civico e Gino Pitò di ABC. Insomma si andrebbe verso l’unica soluzione attualmente ipotizzabile, Movimento 5 Stelle e sinistra, insieme, per sostenere la ricandidatura di Domenico Surdi.

Dall’altro lato si procede invece a colpi di comunicati per rendere pubblica la coesione del centro-destra che poi viene un po’ sconfessata dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia che  propone l’apertura a Via e che non si spiega come mai ad Alcamo si apre a Italia Viva, anche se Scala tratta con un’altra sigla, quella di Centrai per la Sicilia, e si lasciano fuori MpA e Cantiere Popolare. Insomma dalle prime manovre potrebbero venire fuori due candidati a sindaco per il centro-destra, uno proposto dall’asse Turano-Scala e da alcuni pezzi della coalizione, e un atro dalle parti in disaccordo e dal movimento Via.