Progetto depuratore di Castellammare del Golfo, avanti tutta: nuovi Rup nominati dalla Regione

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Nuovo tassello verso i lavori di realizzazione del depuratore a Castellammare del Golfo e della rete fognaria nella borgata di Scopello. Con propria determina il sindaco Nicola Coppola ha preso atto della revoca, da parte della Regione e nello specifico dell’assessore regionale  all’Energia Vania Contrafatto nella qualità di commissario straordinario del progetto, del Rup che era stato nominato dal Comune per portare a compimento l’opera pubblica pari ad un investimento di oltre 23 milioni di euro. La revoca era un atto dovuto dal momento che il Comune è stato commissariato per i ritardi dell’espletamento dell’appalto: quindi sono stati rimossi dal ruolo di Rup i due funzionari nominati dal municipio per essere sostituiti da dirigenti della Regione. Si tratta di un ulteriore passaggio necessario per arrivare ad indire per l’appunto l’appalto e superare i vari ostacoli burocratici e tecnici che hanno portato a questi ritardi. Prima dei nuovi rup era stato anche superato il problema del costone roccioso a rischio frana dove deve passare parte dell’impianto depurativo. Sono state ultimate il mese scorso le opere di messa in sicurezza appaltate dal Genio Civile di Trapani che consentono la riduzione del rischio idrogeologico nell’area circostante. Il depuratore di Castellammare, tra i Comuni in procedura d’infrazione comunitaria proprio per la mancata depurazione delle acque reflue,  è stato finanziato con la delibera Cipe 60 del 2012: 18 milioni 500 mila euro riguardano il depuratore di Castellammare e 5 milioni di euro quello della frazione di Scopello. In questo secondo caso il sindaco Nicolò Coppola di recente ha già fatto presente che essendo stato fornito il progetto di livello definitivo, i lavori a Scopello potranno essere appaltati velocemente grazie alle procedure più snelle consentite al commissario straordinario. L’attuale progetto portato avanti dal Comune era stato già avviato dall’ex sindaco Marzio Bresciani nel 2010, abbandonando di fatto quello sulla ristrutturazione del depuratore esistente in contrada Cerri, già finanziato con 5 milioni e mezzo di euro. Con atto deliberativo venne cambiato il sito ed avviata la progettazione di un nuovo depuratore in un’area spostata in avanti di circa 300 metri in un sito vincolato urbanisticamente, con tutti i rallentamenti e le verifiche quindi che il caso comporta.