Il comune di Alcamo incassa l’ok della Regione per la proroga delle attuali direttive al Piano regolatore generale. Si tratta Di un primo tassello importante del complesso iter di formazione del nuovo strumento urbanistico, i cui vincoli sono scaduti ad Alcamo da diverso tempo. Le direttive sono uno strumento essenziale perché contengono i temi urbanistici emersi in questi anni e le loro connessioni con il Piano Strategico Territoriale. Il neoassessore all’Urbanistica del Comune, Ferdinando Trapani, sin dal suo insediamento sta lavorando esclusivamente proprio su questo fronte, cioè arrivare a disporre le nuove direttive del Prg per poi portarle all’esame del consiglio comunale per il via libera definitivo. La situazione è senza dubbio molto delicata in questo ambito. Da tempo l’assessorato infatti è in stand-by, con pratiche di concessioni edilizie ferme da marzo. Proprio per questo motivo il sindaco Sebastiano Bonventre ha voluto dare un’inversione di tendenza, smembrando il settore Tecnico e affidando la delega all’Urbanistica ad un “tecnico”. Un apparato che è finito nella bufera dopo le parole pronunciate da Bonventre nel corso di un recente consiglio comunale. Durante il dibattito sull’incarico per la revisione del Piano regolatore il primo cittadino dichiarò che “bastava vedere il Piano regolatore della volta scorsa per pensare che qualche influenza possa esserci stata”. Parole che hanno indotto il consigliere Alessandro Calvaruso a chiedere al primo cittadino immediati chiarimenti “circa le parole pronunciate dal primo cittadino e riferire all’autorità giudiziaria di eventuali soggetti che hanno condizionato il Prg”, strumento urbanistico che venne approvato dal civico consesso nel corso della legislatura sotto la guida dell’allora sindaco Massimo Ferrara. Lo stesso Trapani ammette che si è in presenza di una situazione difficile