Presentato, a Castellammare del Golfo, libro ‘L’armata del diavolo’. De Lucia e Ferrara a ruota libera

0
210

«Lavoriamo per indebolire tutti i pezzi di una sola struttura che è “Cosa nostra” e che oggi tenta di ricostruire la forza degli anni ’80, senza distinzione tra mafia militare e dei colletti bianchi; che non sono separate poiché la mafia trattava ai piani alti dell’imprenditoria e della politica, con alle spalle la forza militare di quelli che uccidevano». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio de Lucia al castello arabo normanno di Castellammare del Golfo nel corso della presentazione del libro “L’armata del diavolo” di Calogero Ferrara, Procuratore delegato europeo, già sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo e Francesco Petruzzella, analista informatico della Procura di Palermo. Nel corso dell’incontro, moderato da Franco Nuccio, direttore dell’agenzia giornalista Ansa di Palermo, gli autori ed il procuratore de Lucia hanno scandagliato il fenomeno mafioso dal punto di vista della documentazione pubblica interna alla magistratura, spaziando dal periodo dello stragismo alla recente cattura di Matteo Messina Denaro. «Fare memoria degli anni dello stragismo – ha detto il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto – significa non dimenticare ma soprattutto vuol dire comprendere cosa è la criminalità organizzata. Sono profondamente grato per la presenza a Castellammare del Golfo degli autori del libro, il dottor Francesco Petruzzella e il Procuratore Calogero Ferrara, e ringrazio per la preziosa partecipazione il Procuratore Maurizio de Lucia – ha concluso il primo cittadino castellammarese che ha anche ringraziato l’imprenditrice Silvia Bongiorno che ha promosso e reso possibile l’evento”.

“L’armata del diavolo”, questo il titolo del libro, è un lavoro prezioso che rende ancor più l’idea dell’antitesi rappresentata dall’impegno di chi, come Piersanti Mattarella, ha detto no a costo della vita, come anche altri nostri concittadini vittime di mafia, Paolo Ficalora e Gaspare Palmeri». Nella gremita sala dell’antico maniero di Castellammare del Golfo, Franco Nuccio ha invitato Francesco Petruzzella e Calogero Ferrara e parlare di casi specifici, come il più efferato indicato nell’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido, ma anche di legislazione, dell’arresto di Matteo Messina Denaro, delle intuizioni di Giovanni Falcone e del suo isolamento.