Premio nazionale di letteratura italiana. Vince l’alcamese Giacomo Romano Davare

0
104

Ancora un premio per l’alcamese Giacomo Romano Davare, autore di testi teatrali, attore, regista e scrittore. Ha vinto il premio, per la sezione narrativa, del concorso nazionale di letteratura italiana, organizzato dall’associazione Artemisia di Bari, giunto alla settima edizione. Il premio letterario “Fortuna” per il libro “Il ferro di cavallo”, che racconta una storia intensa e drammatica di un alcamese costretto negli anni venti ad emigrare in America. Sangue. Sudore. Sacrifici.

Quello di migliaia di emigrati che intraprendevano su traballanti piroscafi la via per arrivare in America, terra dove le capacità individuali vengono premiate ma anche di grandi pregiudizi razzisti e politici. Sono questi i contenuti del romanzo “Il ferro di cavallo”, Europa edizioni, di Giacomo Romano Davare, alcamese che vive a Morbegno, provincia di Sondrio. Capitano di lungo corso, dirigente scolastico ha al suo attivo numerose e interessanti pubblicazioni. Ha vinto diversi premi letterari anche come regista e attore.

Nel libro racconta la storia di Domenico Campo, chiamato   dai compaesani di Alcamo Don Mimì che negli anni Venti emigrò negli Stati Uniti per cercare fortuna. Lui, un fabbro ferraio, in quelle terre lontane e mitizzate non era stato abbagliato dal sogno americano, ma insieme al suo amico Gaspare Cannone era stato vittima del pregiudizio e dell’ostilità verso chi nutriva simpatie socialiste. Erano tempi difficili. Sacco e Vanzetti furono uccisi dagli americani. Il ferro di cavallo, simbolo per eccellenza di un mestiere che dà il titolo al romanzo, è una storia che restituisce al lettore tutti i colori e le contraddizioni della Sicilia, una terra ideale per vivere e raccontare sentimenti profondi ed eterni. “Il ferro di cavallo”, 303 pagine, che confermano la vena letteraria e verista di Giacomo Romano Davare.